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Budelli Bene Comune: dopo 150 anni l'isola diventa proprietà dello Stato

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Il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, ha depositato ieri, un giorno prima della scadenza fissata per oggi (8 gennaio 2014), la documentazione necessaria all’esercizio del diritto di prelazione sull’isola di Budelli. Tutto grazie alle 100 mila firme della petizione “Budelli Bene Comune” lanciata da Univerde di Pecoraro Scanio che ha fatto sì che il Parlamento esaminasse e approvasse una norma “Salva Budelli” – inserita nell’articolo 115 della Legge di Stabilità -, che prevede l’esercizio del diritto di prelazione da parte del Parco e degli altri organi dello Stato e lo stanziamento dei  tre milioni di euro necessari all’acquisto.

Il Parco nazionale della Maddalena esercitando la prelazione ha fatto il suo dovere istituzionale” ha dichiarato Pecoraro Scanio che ringrazia il Parco anche a nome dei 100.000 italiani che hanno firmato la sua petizione #salviamobudelli lanciata su Change,org. e sottoscritta anche da tanti rappresentanti ambientalisti, politici e personaggi del mondo dello spettacolo come: WWF, LIPU, Touring Club, Fai, Greenpeace, Italia Nostra, M5S, Verdi, Carlo Petrini, Oscar Farinetti, Leo Gullotta, Fiorella Mannoia e Alex Britti.

VENDUTA ALL’ASTA. L’Isola di Budelli, sede della famosissima “spiaggia rosa“, da circa 150 anni era di proprietà privata come altre isole dell’arcipelago della Maddalena. L’isola era stata acquistata all’asta per 2.940.00 euro lo scorso 1° ottobre dal miliardario neozelandese sig. Harte che, per scongiurare ogni contesa, aveva proposto al ministro dell’Ambiente di rinunciare al diritto di prelazione sulle aree protette (previsto dalla Legge 394/91) in cambio di una collaborazione pubblico–privato con una sua fondazione a cui avrebbe dato in dotazione un milione di euro.

LA PETIZIONE E LA SPACCATURA. Lo scorso 15 ottobre, il lancio della petizione da parte di Pecoraro Scanio e della sua Fondazione Univerde ha suscitato non poche polemiche tra i rappresentanti politici nonché gli ambientalisti stessi che si sono spaccati tra i pro-prelazione, affinchè “Budelli diventasse finalmente un Bene Comune, alla pari di monumenti e musei storici italiani”, e gli anti-prelazione che preferivano “destinare i soldi della prelazione ad altre urgenze del paese” (come hanno dichiarato ad es. Legambiente e Fai). “Questo è un successo per l’ambiente ma anche per la dignità nazionale di un’Italia che deve puntare sulle proprie eccellenze anche naturali – ha dichiarato Pecoraro Scanio in una nota – Ora mi aspetto che si superino le polemiche e si lavori ,con grande collaborazione istituzionale e civile ,a sostenere il Parco Nazionale negli ulteriori adempimenti e nella migliore tutela e valorizzazione di questa isola unica” ha aggiunto l’ex primo ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio.

Spero inoltre che questa sia un’occasione per richiamare l’attenzione sull’arcipelago della Maddalena che è stato truffato con gli scandali del mancato G8 e necessita di risorse adeguate per le bonifiche e un rilancio turistico sostenibile non certo, come si teme proprio in questi giorni di vedersi destinate le armi chimiche siriane da smaltire dopo i decenni di servitù militari ” ha concluso Pecoraro Scanio.