“Dopo lo scandaloso stop di oltre sei anni sembra che finalmente l’iter per inserire i crimini ambientali nel codice penale sia ben ripartito – dichiara ad Ambiente Quotidiano.it l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che varò l’ultimo disegno di legge governativo in materia nell’Aprile 2007- nel 2008. “Fummo però interrotti dalla fine della legislatura e da anni si attende questo provvedimento che avrebbe contrastato con più forza gravi attentati all’ambiente come quelli della Terra dei Fuochi, dell’Ilva e tanti altri meno noti ma sempre drammatici”.
“Faccio i miei complimenti ai due relatori (Salvatore Micillo M5S e Alfredo Bazoli Pd) e a tutta la commissione giustizia della Camera che oggi, dopo i pareri delle altre commissioni, ha licenziato il testo finale dei nuovi reati. Ora occorre una forte mobilitazione per evitare che tra Aula, Senato e possibile ritorno alla Camera questa riforma venga affossata, perché da anni sono tante le lobby che, sottobanco, boicottano l’adozione di queste norme a parole condivise da tutti, ma assai temute da inquinatori ed ecomafie”.