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Blackfriars Solar Bridge - Londra

E' sul Tamigi, a Londra, il ponte solare più grande del mondo da oltre 1 MWp

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Blackfriars Solar Bridge – Londra

Lo storico ponte londinese diventa il ponte solare più grande del mondo: il Blackfriars Bridge di Londra, con i suoi 4.400 pannelli fotovoltaici, ridurrà di circa 513 tonnellate le emissioni annuali di anidride carbonica della stazione sottostante.

Questa è la previsione della First Capital Connect, gestore della stazione di Blackfriars. Il progetto, ideato da Network Rail (azienda dei trasporti ferroviari britannici), First Capital Connect e Solarcentury (società europea di energia solare) è stato ultimato a seguito di cinque anni di lavoro, diventando così il secondo ponte solare al mondo dopo il Kurilpa Bridge, un’opera ciclo pedonale realizzata, nel 2009, in Australia sul fiume Brisbane. Tale costruzione londinese si inserisce nel programma di rinnovamento della stazione ferroviaria Blackfriars inaugurata nel 1886 e destinata a sostituire quella di Blackfriars Bridge, demolita nel 1964 per lasciar posto alla costruzione di uffici.

Lo storico ponte sul Tamigi, lungo 277 metri e “battezzato” nel 1869 con il nome di William Pritt Bridge, venne presto denominato Blackfriars Bridge a causa del vicino monastero di frati domenicani, comunemente conosciuti in Inghilterra con il nome di black friars, in ricordo della cappa nera che sovrasta il loro abito. Per rispondere all’aumento del traffico, tra il 1907 e il 1910, il ponte fu ampliato e la sua larghezza passò dai 21 metri originari ai 31,5 metri attuali.

I recenti lavori hanno equipaggiato il suo tetto di ben 4.400 pannelli fotovoltaici; che coprono una superficie di 6.000 m2 e possono fornire una potenza nominale di 1,1 MWp. Le stime prevedono una produzione media di energia pulita uguale a circa 900 000 kWh annuali, i quali permetteranno di soddisfare più della metà del fabbisogno energetico della stazione rendendo questa opera ingegneristica una vera amica dell’ambiente. Inoltre, una riduzione di circa 513 tonnellate di emissioni annuali di anidride carbonica diminuirà l’impatto del traffico, compensando le emissioni provenienti dalle reti stradali e ferroviarie del sud-est dell’Inghilterra.

I treni elettrici sono già una delle forme “più verdi” di trasporto pubblico; questo tetto offre ai passeggeri un viaggio ancora meno inquinante, spiega David Statham, direttore della società First Capital Connect. Ulteriormente, Frans van den Heuvel, amministratore delegato di Solarcentury, evidenzia come l’energia solare possa arricchire una complessa struttura ingegneristica, tale il ponte londinese di epoca vittoriana. Si tratta di un’integrazione armonica che rinnova il profilo di Londra : i pannelli fotovoltaici si aggiungono perfettamente al Blackfriars Bridge, trasformando la stazione adiacente in un punto di riferimento ben visibile per chilometri dal Tamigi. Tale visibilità vuole dimostrare il potenziale dell’energia solare e la possibilità di utilizzare tecnologie sostenibili su altri progetti futuri.

Così, lo storico ponte ferroviario di Blackfriars sul Tamigi, che collega le Inns of Court alla Tate modern art gallery, diventa il più grande ponte solare del mondo. Quanto a Londra, la città rivela le sue strategie ambientali, utilizzando tecnologie intelligenti e sostenibili per il miglioramento di una delle vie ferroviarie più affollate d’Europa.

Giulia Muti