Continua l’attività di vigilanza, prevenzione e repressione del bracconaggio condotta dagli uomini della Forestale nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Nelle giornate di sabato e domenica sono scattate simultaneamente più operazioni in diverse aree del Parco. Le attività hanno preso origine da segnalazioni pervenute al numero verde di Emergenza Ambientale 1515 del Corpo forestale e da verifiche d’iniziativa.
Più precisamente, i controlli hanno interessato diverse località ricadenti nei comuni di Aquara, Trentinara e Sant’Angelo a Fasanella. Gli interventi hanno consentito di sorprendere in chiara attività di bracconaggio al cinghiale (sus scrofa) tre persone e di sottrarre gli strumenti di caccia. Sono stati pertanto deferiti all’AG con la contestazione di caccia in area protetta ed introduzione di armi nella medesima P.M. di anni 47, P.G. di anni 61 e S.D. di anni 63 e, sequestrati 2 fucili da caccia calibro 12 mm ed una carabina calibro 30,06 mm.
Le operazioni condotte evidenziano l’attenzione che il personale forestale riserva al fenomeno del bracconaggio nell’area del Parco e quanto sia importante il contributo fornito dai cittadini che segnalano e denunciano le illegalità e grazie ai quali si realizza una vincente collaborazione tra cittadinanza ed istituzioni.
Salgono a 9 le persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato per il reato di caccia abusiva dall’inizio dell’anno ad oggi.