“Giovedì 30 gennaio a Bruxelles, l’associazione degli ex ministri dell’Ambiente e dei leader ambientalisti ha lanciato un’azione internazionale per istituire un Tribunale Europeo e una Corte mondiale penale per i delitti contro l’ambiente”.
Ad annunciarlo ad Ambiente Quotidiano.it è l’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio che, insieme ad altri ex ministri come la francese Corinne Lepage e il tedesco Jo Leinen e a tante associazioni e giuristi europei, ha siglato la Carta di Bruxelles per dare una risposta alla domanda di giustizia contro gli Ecocidi.
“Da decenni sostegno la necessità di una corte internazionale che giudichi i crimini contro l’ambiente e sono stato il primo a far approvare al governo italiano, nel 2007, l’inserimento nel codice penale dei delitti contro l’ambiente, aggiunge Pecoraro Scanio. In Italia ora, dopo anni di ritardo, il Parlamento ha finalmente ripreso l’esame del provvedimento ed in Europa la Carta di Bruxelles vuole ottenere un Tribunale Penale Europeo ed un Sezione della Corte Penale Internazionale dell’Aja dedicati ad Ambiente e Salute”.
“L’opinione pubblica mondiale dalla vicenda di Bophal in poi – conclude l’ex ministro -chiede giustizia di fronte ai crescenti casi di azioni criminali di multinazionali, governi o singoli gruppi industriali che hanno distrutto importanti aree naturali e provocato malattie e decessi in tante comunità come accaduto in Ecuador ma anche in troppe aree del nostro Paese. Questi sono quegli ecocidi che necessitano di un vera giustizia sovranazionale”.