“Villa Adriana è un capolavoro che riunisce in maniera unica le forme più alte di espressione delle culture materiali dell’antico mondo mediterraneo” con queste motivazioni, nel 1999, questo sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Ora, però, rischia di essere cancellato dall’elenco dei siti patrimonio dell’Unesco a causa di un progetto di sviluppo edilizio denominato ‘Comprensorio di Ponte Lucano’, che riguarda la realizzazione di 180 mila metri cubi di cemento nella cosiddetta buffer zone, zona cuscinetto appositamente costituita dagli accordi internazionali per preservare ulteriormente il sito.
Già il 5 dicembre 2012 il Direttore del World Heritage Center dell’Unesco ha espresso la sua preoccupazione per quest’atto che non ha per nulla chiesto preventivamente il parere dell’Unesco.
Per questa ragione i deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione, dopo le due precedenti presentate in Senato, indirizzata al Presidente del Consiglio, al ministro dei Beni Culturali, dell’Ambiente e degli Interni, per sollecitare delle risposte immediate in merito alla vicenda.
“La nostra paura- fa sapere la prima firmataria dell’interrogazione Federica Daga- è quella che ancora una volta si voglia tutelare soltanto l’interesse dei pochi costruttori e non quello dell’intera comunità e dell’ambiente. Per queste ragioni abbiamo chiesto ai ministri di competenza se hanno predisposto il report aggiornato richiesto sullo stato di conservazione del sito e se hanno provveduto ad informare, come da procedura, il WHC della lottizzazione”.
“Come cittadini portavoce non possiamo rimanere impassibili davanti a questa situazione che pende come una spada di Damocle sulla nostra testa” dichiarano infine i deputati Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente.