Più di mille cittadini sono scesi ieri sera in piazza a Giugliano, in provincia di Napoli.
Tanti i comitati, le associazioni, i gruppi studenteschi, le realtà territoriali, il sindacato di base e i singoli cittadini che hanno partecipato: tutti uniti per chiedere una rimodulazione della Tares (la più alta d’Italia, nonostante le tante criticità dell’area legate ai rifiuti), una seria gestione della Raccolta Differenziata e per opporsi alla costruzione di nuovi inceneritori.
Il corteo ha marciato pacificamente per la città, partendo dalla locale stazione della metropolitana per sciogliersi poi in piazza Gramsci, cuore di Giugliano.
In chiusura della manifestazione, il Comunicato del Comitato NO Inceneritore, ha diffuso questo comunicato: “Il tentativo di ridurre le sacrosante lotte di questi ultimi giorni, ad una mera questione di ordine pubblico, è veramente squallido e riduttivo, è ancora più squallido è l’atteggiamento di alcuni politici e partiti locali che non hanno perso un minuto in più, per oscurare la legittima rabbia dei cittadini e le loro incapacità passata e presenti. È deplorevole la dichiarazione di una parlamentare del PD che adduce a se, il merito per aver ottenuto la riduzione della Tares e tutti i tentativi messi in atto per cavalcare la protesta ai fini elettoralistici.
Ancora una volta i cittadini autonomamente hanno dimostrato senso di responsabilità e di essere la parte più sana della città, nonostante la tanta rabbia. Non nascondiamo la nostra collera nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura, denunciamo con forza i provvedimenti repressivi messi in atto all’indirizzo di alcuni manifestanti, ci aspettavamo misure simili per chi ha avuto il barbaro coraggio di imporre la Tares più alta d’Italia al popolo giuglianese, e ci riferiamo ai commissari e ai dirigenti del comune di Giugliano.
Non crediamo all’errore e se pur di errore si trattasse, chi ha sbagliato deve pagare.
Alla magistratura e alla polizia giudiziale, chiediamo di recuperare il tempo perduto, gli ricordiamo che nell’arco di questi ultimi 20 anni, nulla hanno fatto per fermare la mano assassina di chi ha inquinato e distrutto il territorio, le migliaia di vittime, i bambini e tutti i morti per tumore, chiedono giustizia.
Richiedere una tassa equa e solidale, pretendere una vera Raccolta Differenziata e reclamare il NO all’inceneritore rappresentano qualcosa che va oltre la mera rivendicazione.
L’attuale gestione dei rifiuti rischia di far aumentare ancora di più l’inquinamento, i tumori e la Tares. Per evitare simili orizzonti bisogna pretendere una vera Raccolta Differenziata porta a porta, i commissari devono mettere in campo azioni di trasparenza e garantire gli interessi del popolo e non quelli dell’impresa.
Ad oggi nessuno sa quale sia la percentuale e la qualità di raccolta differenziata raggiunta, nessuno sa se alla ditta vengano applicate o meno le penali previste dal capitolato. A queste e ad altre domande i commissari devono dare risposte e le devono dare direttamente ai cittadini mediante strumenti comprensivi e trasparenti.
Questa manifestazione, non è altro che un’altra tappa di un percorso avviato tempo fa, non è la prima e non sarà l’ultima, molto abbiamo fatto e molto ancora c’è da fare, non siamo più disposti a tollerare e a sopportare l’arroganza di una classe politica, che vuole continuare a fare affari con tutti ai danni di una intera comunità.
Continueremo a lottare e a confrontarci democraticamente alla luce del sole, senza capi e rappresentanti, lo faremo con tutti i cittadini che vogliono continuare a vivere in una citta più equa, più trasparente e meno inquinata. UNITI SI VINCE, DIVISI ABBIAMO GIA’ PERSO”.
Viviana Graniero