L’associazione “Zero Waste” di Viterbo scrive ai consiglieri comunali chiedendo una netta presa di posizione a favore della strategia rifiuti zero e un secco no all’eventualità di bruciare negli inceneritori i rifiuti prodotti con la raccolta differenziata.
Il 28 gennaio scorso il sodalizio ambientalista, nelle figure delle portavoce Federica Ciripicchio e Vanessa Sansone, inviarono una richiesta ufficiale al sindaco Leonardo Michelini, all’assessore Raffaela Saraconi e all’assessore Raffaella Valeri per assumere una decisione chiara sull’adesione alla strategia rifiuti zero. Questa richiesta nasceva dall’incontro del 6 luglio 2013, degli amministratori locali con Rossano Ercolini, presidente della Zero Waste Europe, durante il quale venne fatta la promessa che entro marzo 2014 il comune di Viterbo sarebbe entrato nella rete Rifiuti Zero.
“Ci rendiamo conto delle difficoltà di questo comune nel settore rifiuti – dichiarano le due portavoce – rispetto alle isole di prossimità, alla non differenziazione dell’umido al momento dovuta alla mancanza di impiantistica nella provincia e, non da ultimo, anche per l’arrivo dei rifiuti dalle discariche recentemente chiuse.
Ciò premesso – proseguono – precisiamo che nella delibera non vi è nulla che possa mettere in difficoltà il Comune. Al contrario la stessa non può che supportarlo. Molti dei punti in essa contenuti non sono altro che obblighi previsti dalla normativa europea.
Ci vediamo però costrette a soffermarci sul punto nel quale si chiede che il Comune di Viterbo non invii materiale e rifiuti ad incenerimento. Al consiglio comunale del 4 febbraio scorso il consigliere Serra, rispondendo a una proposta di ordine del giorno presentata dal consigliere De Dominicis, dove si chiedeva una dichiarazione del Comune di Viterbo contro la possibilità di avere un inceneritore sul proprio territorio, affermava che l’incenerimento è previsto dalla legge come chiusura del ciclo dei rifiuti.
Questo è vero, la legge regionale lo prevede, ma pensare di poter inviare rifiuti ad incenerimento piuttosto che a recupero è in netto contrasto con la Strategia Rifiuti Zero, oltre ad essere un fattore antieconomico per le sue conseguenze sul territorio e sulla salute pubblica. Per questo motivo abbiamo chiesto a questa Giunta Comunale di prendere una posizione chiara in merito, approvando subito la nostra proposta di delibera; cosa che ad oggi ancora non è accaduta.
Con la lettera, vogliamo informare tutti i consiglieri sullo stato dei rapporti con il Comune e mettere a disposizione il nostro supporto a quanti di loro vorranno aiutarci istituzionalmente, sia presentando la bozza di delibera in consiglio comunale che mettendo in pratica i punti programmatici in essa contenuti. Questo – concludono – affinché i dieci passi della Strategia Rifiuti Zero si concretizzino anche a Viterbo”.
Federica Ciripicchio Portavoce Zero Waste Viterbo
Vanessa Sansone Portavoce Zero Waste Viterbo