Riguardo l’approvazione della Camera del testo che prevede l’introduzione di nuovi quattro reati ambientali, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale di alta radioattività e impedimento del controllo, abbiamo intervistato l’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.
-Nell’aprile del 2007 era ministro dell’Ambiente nel governo Prodi e riuscì a far votare per la prima volta dal consiglio dei ministri l’introduzione dei delitti contro l’ambiente nel codice penale, ma in seguito il provvedimento rimase bloccato in Parlamento.Cosa pensa del voto di oggi a Montecitorio su questo nuovo testo?
Sono davvero soddisfatto perché dopo quasi sette anni il testo che approvammo in quel Consiglio dei Ministri, seppure in una versione più ridotta e con molte modifiche, vede finalmente un voto sostanzialmente unanime dell’aula della Camera.
-Allora è davvero fatta finalmente?
Io credo che occorra una forte mobilitazione dell’opinione pubblica perché troppe volte provvedimenti votati da un ramo del Parlamento sono finiti in un cassetto nell’altro ramo. Le lobby contrarie ai delitti ambientali nel codice continuano a lavorare in modo nascosto ma con grande determinazione e poiché nessuno ha il coraggio di votare pubblicamente contro l’introduzione di questi reati nel codice, il sistema per non approvarli è quello di rinviare magari chiedendo infinite audizioni e nuovi approfondimenti in modo da far scadere la legislatura.
-Oggi però con l’emergenza della Terra dei Fuochi in particolare hanno gli occhi puntati addosso i nostri parlamentari
Infatti, sì, questa volta di fronte alla drammatica emergenza della Terra dei fuochi io credo che il Parlamento non si potrà sottrarre a dare finalmente una risposta dura contro coloro che inquinano e che troppe volte sono stati puniti con semplici ammende o l’hanno fatta del tutto franca.
Allora questo provvedimento ha delle ricadute importanti anche nella realtà di Napoli, della Campania e del Mezzogiorno ?
Certamente e lo dico da persona che è stata per tanti anni un rappresentante meridionale nelle istituzioni ed è anche da campano. Mi sono sempre battuto in parlamento e nel governo perché fossero puniti i delitti contro l’ambiente. Certamente se fossero stati introdotti anni addietro avremmo almeno in parte arginato i tanti scempi delle varie terre dei fuochi sparse in Italia e soprattutto nel Meridione, la camorra ha fatto dell’ecomafia uno dei suoi principali giri d’affare.