La conversione dell’agricoltura da economia tradizionale ad una sostenibile sotto il profilo ambientale la si deve anche a quelle aziende, spesso medio-piccole, che si sono dotate di biodigestori per la produzione del biogas e che usano come carburante deiezioni animali, integrate da scarti verdi.
Si tratta di MT-Energie Italia, filiale italiana della multinazionale tedesca, l’azienda che ha messo a punto in mezza Italia, impianti di produzione di biogas, ed ad aver progettato una tecnica di purificazione del biogas in biometano.
Nata a fine 2007, MT-Energie Italia ha all’attivo 43 impianti in Italia, concentrati soprattutto al Nord, mentre il gruppo MT ne ha realizzati complessivamente più di 550 in Europa. Gli impianti sono studiati sulle esigenze delle aziende agricole e hanno garantito un’integrazione interessante tra attività prettamente agricola e produzione di energia verde, con vantaggi positivi non solo per l’ambiente e l’agricoltura, ma anche per le tasche degli agricoltori. Un esempio concreto: il biogas prodotto nei digestori del gruppo MT- Energie in un allevamento di circa 4.000 suini si trasforma in 2,9 milioni di kWh annui di elettricità, pari al fabbisogno energetico annuale di circa 1.000 famiglie. L’impianto è in grado di funzionare per il 99,4% delle ore totali dell’anno e le emissioni di odore controllate dall’Arpa sono significativamente ridotte rispetto a un allevamento tradizionale. Dal 05 al 07 marzo l’azienda padovana sarà presente a BioEnergy Italy a Cremona Fiere, Manifestazione che ospita le migliori tecnologie e i più prestigiosi operatori del comparto delle fonti rinnovabili di energia. In attesa dei regolamenti attuativi del biometano, in questi giorni MT-Energie presenterà una nuova soluzione – MT-MixBox – che elimina le impurità presenti all’interno del substrato e miscela la biomassa solida con il liquido in ricircolo dall’impianto di biogas. La separazione avviene attraverso un sistema a due camere per effetto delle forze centrifughe, per cui le impurità non vengono frantumate, bensì mandate in una cosiddetta ‘zona di riposo’ e nell’impianto di biogas arriva solo il materiale omogeneizzato e pompabile di piccole dimensioni. Questa soluzione riduce al minimo il fenomeno dell’usura e il consumo di energia, oltre che proteggere effettivamente i miscelatori, le pompe, le tubazioni e le valvole. Inoltre, MT-MixBox riduce la miscelazione all’interno del fermentatore e il rischio di formazione di strati galleggianti.