Una quarantina di extracomunitari hanno protestato intonando canti africani, davanti al Tribunale di Brindisi, al fine di denunciare il fatto di aver lavorato negli scorsi anni, assieme ad altre centinaia di immigrati, alla costruzione di parchi fotovoltaici nel Salento e di essere ancora in attesa del pagamento del 70% degli stipendi e del Trattamento di fine rapporto.
La manifestazione si è tenuta in coincidenza con una delle udienze del fallimento della societa’ ‘Tecnova Italia Srl’, sottoposta anche a inchieste penali non solo per l’irregolarita’ nella realizzazione degli impianti ma anche per lo sfruttamento di centinaia di lavoratori immigrati.
Alcuni degli stranieri, i cosiddetti “schiavi del fotovoltaico”, sottopagati e sfruttati, che provengono da varie localita’ dell’Africa e che – a quanto affermano – hanno tutti regolare permessi di soggiorno, indossavano magliette con il logo della società.