«L’economia costruita ignorando la terra è un’economia che dimentica anche chi siamo noi come esseri umani» Vandana Shiva.
Dopo aver appoggiato diversi progetti scolastici ed educativi GapYear Onlus ha deciso di attivare un programma di volontariato internazionale dedicato all’agricoltura e al concetto di sicurezza alimentare.
Come? Grazie alla preziosa collaborazione con Uganda Rural Community Support Foundation (URCSF), organizzazione non governativa registrata in Uganda e attiva nel territorio rurale di Masaka.
Peter Francis Luswata ha fondato questa NGO con lo scopo di migliorare la qualità di vita delle comunità locali, cercando di evitare l’esodo verso le città e impegnandosi nella costruzione di un circuito virtuoso legato all’agricoltura e alla giustizia sociale.
I volontari verranno coinvolti in diverse attività:
- Semina e raccolto: a seconda della stagione e della disponibilità i volontari potranno essere coinvolti in attività agricole quali la semina, la cura delle preziose piante di caffè, la raccolta di mango e papaye.
- Allevamento: lo staff di URCSF si occupa anche di un discreto numero di animali da fattoria, tra cui capre, maiali, galline e conigli. I volontari potranno dare una mano nelle attività quotidiane legate al pascolo e al foraggiamento degli esemplari presenti.
- Seed bank: creare un database sulle preziose sementi raccolte dal progetto, con lo scopo di proteggere e promuovere la biodiversità locale.
- Microcredito: oltre all’attività agricola, URCSF lavora per innescare circuiti economici virtuosi all’interno della comunità. Dall’offrire macchine da cucire alla donne del villaggio, supportate da un corso professionale, alla pianificazione di attività di vendita e risparmio, le idee non mancano. Per svilupparle al meglio l’organizzazione è in cerca di volontari che abbiamo voglia di far maturare queste potenzialità e contribuire alla crescita della comunità.
- Dopo scuola e workshop didattici: la fattoria di Masaka, centro vitale del progetto, diventa spesso un punto di riferimento per i bambini che vivono nei dintorni. Appoggiandosi alla stessa struttura sarà possibile organizzare pomeriggi di studio, laboratori e attività ricreative dedicate ai giovani studenti della comunità locale.
- Best practice in campo agricolo: nel caso in cui vi siano competenze specifiche, i volontari potranno affiancare lo staff locale nell’offrire consulenza ai farmer del villaggio, promuovendo lo scambio di tecniche e conoscenze.
- Biogas: grazie ad una collaborazione con l’Università dell’Illinois il coordinatore Peter Luswata ha in programma la realizzazione di alcuni piccoli impianti a biogas volti ad alimentare le cucine del villaggio.
I volontari vivranno in famiglia, in una casa a pochi metri dalla fattoria, completamente inserita nell’ambiente naturale e nel contesto rurale.
I pranzi saranno preparati accuratamente dalle donne di casa con ingredienti genuini e, ovviamente, a km zero. È richiesta una buona conoscenza della lingua inglese.
Per avere maggiori informazioni sul campo di volontariato: comunicazione@gapyear.it