Le Case dell’Acqua di Milano, a distanza di circa un anno dalla loro messa in funzione, fanno registrare un vero e proprio exploit.
Ma di cosa si tratta in concreto? Le Case dell’Acqua sono installazioni presenti in sei differenti zone del capoluogo lombardo la cui funzione consiste nell’erogare gratuitamente acqua potabile, naturale o gasata, prelevandola dalla rete idrica comunale. Più della metà delle 411 Case dell’Acqua presenti sull’intero territorio nazionale si trovano in Lombardia e il Comune di Milano, con gli oltre 16 milioni di litri erogati dagli impianti di tutta la provincia, si conferma come l’ente territoriale che sembra aver meglio recepito questa novità.
Le Case portano con sè molti vantaggi: dal punto di vista ambientale, un notevole calo nel numero dei rifiuti di plastica e un minor inquinamento sia durante la produzione delle tradizionali bottiglie sia durante la distribuzione su gomma delle stesse. Inoltre l’acqua fornita è gratis, controllata, sempre disponibile e sana dato che non viene semplicemente erogata ma anche filtrata e sanificata.
L’idea ha riscosso molto successo anche in Europa. Parigi ha deciso di seguire il nostro esempio ed ha consegnato il bando di costruzione della prima Maison de l’eau proprio a Cap Holding, ovvero la società che insieme a Tasm, Tam e Ianomi ha realizzato le strutture lombarde (gestite da Metropolitana Milanese).
L’unico inconveniente potrebbe venire da un uso sconsiderato delle Case. Milano, con una percentuale di spreco del solo 35% (secondo uno studio dell’Istituto Nazionale di Statistica), è una delle città italiane più virtuose in merito alla dispersione d’acqua. Se le case cominciassero ad essere utilizzate, come lamentano alcuni cittadini, anche come lavatoi o semplici lavamani (nonostante i divieti espliciti), i buoni risultati che questa iniziativa ha portato fino ad adesso, potrebbero svanire in poco tempo.
E’ anche per questo che il 21 marzo a Milano 20 partecipanti si sfideranno nella Blu Hackathon, il contest lanciato da Metropolitana Milanese per la creazione di un’applicazione sull’acqua per smartphones. L’App, che deve essere compatibile con i sistemi iOs e Android, dovrà contenere la mappa delle 481 vedovelle, oltre che delle 6 Case dell’Acqua di Milano, garantire l’accesso ai dati sulla qualità dell’acqua, avere le sezioni News, Video e Contatti. La App migliore sarà acquistata da Metropolitana Milanese per il valore di 1.000 euro e, una volta realizzate, le tre migliori saranno caricate sul sito www.milanoblu.com
Al di là dell’aspetto commerciale dell’evento, l’obiettivo principale è creare un mezzo in più per fornire ai cittadini le informazioni per conoscere e comprendere le caratteristiche e i servizi che riguardano l’acqua pubblica e per far sì che anche l’uso delle Case sia sempre all’insegna della responsabilità.
Andrea Ferrari Trecate