Ieri pomeriggio, i cittadini del quartiere napoletano di Chiaiano e quelli dei comuni limitrofi di Mugnano e Marano, insieme ad esponenti di vari movimenti ambientalisti, hanno marciato in corteo fino ai cancelli della discarica di Cava del Poligono.
L’obiettivo è protestare contro l’ipotesi, paventata negli ultimi giorni, relativa alla realizzazione di un nuovo invaso per stoccare rifiuti in una delle altre cave presenti nel Parco delle Colline e per chiedere l’immediata bonifica del sito di conferimento, chiuso dal 2011, ma ancora in attesa di tombatura e riqualifica.
L’invaso di Chiaiano è sempre stato duramente contestato dalla cittadinanza, fin dal 2008, anno della sua realizzazione. Da sempre i comitati in lotta per la difesa del territorio hanno denunciato una pericolosa infiltrazione della malavita organizzata nella realizzazione e nella gestione dell’invaso, denunce che oggi, a distanza di otto anni, la magistratura conferma dando mandato per ben 17 arresti, a seguito di un’indagine sugli interessi della camorra nel business dei rifiuti. Secondo quanto emerso dalle indagini, la discarica è stata anche realizzata con materiali scadenti che metterebbero a serio rischio la falda acquifera sottostante, oltre ai tanti danni già creati dall’invaso.
“Dicevano che i camorristi eravamo noi, cittadini perbene che volevano solo difendere la propria salute e la propria terra. Le nostre proteste sono state duramente represse, ci sono più di 50 procedimenti penali in corso a nostro carico. Ora vogliamo giustizia, vogliamo che la riqualifica del Parco delle Colline scongiuri il rischio di nuovi scempi” è la voce dei cittadini in protesta. Arrivati ai cancelli della discarica, i manifestanti hanno cercato di scavalcarli chiedendo di poter continuare l’assemblea all’interno dell’invaso. Dopo la dimostrazione, che è rimasta simbolica e pacifica, nonostante le forze dell’ordine fossero già schierate in tenuta antisommossa, ai manifestanti è stato concesso di entrare in discarica. Uno scenario ancora più spaventoso, quello dell’enorme montagna di rifiuti dal quale ancora sbuffano “nuvole” di biogas, all’indomani delle conferme giunte dalla magistratura. Alla marcia hanno preso parte anche i sindaci di Mugnano e Marano, Porcelli e Liccardo, il consigliere di Mugnano Romualdo, il consigliere municipale Poggiani, il consigliere comunale di Napoli Rinaldi, il presidente della Municipalità Pisani, i segretari cittadini di SEL Marano e Mugnano Fanelli e Cipolletta, , diversi esponenti del pd di Mugnano e altri politici locali.
In chiusura della manifestazione, i comitati hanno ricordato la prossima mobilitazione organizzata in concomitanza con la conferenza dei servizi indetta dal Commissario straordinario regionale per le discariche Ruberto, in programma a Napoli per il primo aprile e nella quale, secondo quanto si apprende, gli enti pubblici interessati sono stati convocati per discutere proprio dell’ipotesi di un nuova discarica a Chiaiano.
Viviana Graniero