È rivoluzione nel mondo dello smaltimento dei RAEE: l’Italia è uno dei primi paesi a recepire la direttiva europea 2012/19/EU sulla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che prevede l’obbligo di smaltimento di tali strumentazioni da parte degli esercizi commerciali secondo il principio “uno-contro-zero”.
Venerdì 14 marzo 2014 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che recepisce la normativa europea sulla gestione dei Raee, che sancisce il principio dell’uno-contro-zero, ovvero, i cittadini potranno smaltire i piccoli elettrodomestici desueti presso gli esercizi commerciali autorizzati, senza doverne necessariamente acquistare uno nuovo.
Lampade, telefonini ed altri comuni elettrodomestici potranno essere restituiti presso i rivenditori che hanno una superficie di vendita di almeno 400 metri.
Nel 2010 infatti, era stata introdotta una norma che affermava il principio dell’uno-contro-uno: i RAEE si potevano smaltire presso i rivenditori autorizzati solo a fronte dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico. Un principio piuttosto contestato perché legava la pratica virtuosa del corretto smaltimento delle apparecchiature elettroniche, ad un’azione commerciale non necessariamente utile ai fini della riduzione dei rifiuti.
L’obiettivo è di prevenire o ridurre gli impatti sull’ambiente connessi alla produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, incrementarne i livelli di raccolta e di recupero, migliorare la qualità del trattamento dei RAEE, rafforzare le misure di controllo, ridurre i costi amministrativi mantenendo al contempo un elevato livello di tutela dell’ambiente.
Oltre all’uno-contro-zero, il testo del provvedimento prevede altre novità in materia di RAEE, come l’estensione delle disposizioni a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, inclusi i pannelli fotovoltaici che prima erano esclusi. Più ambiziosi gli obiettivi di raccolta rifiuti: il target annuale stabilito in 4 chilogrammi per abitante è stato innalzato e sostituito da due nuovi obiettivi di raccolta da raggiungere nel 2016, pari al 45%, e nel 2019, pari al 65% . Tali obiettivi sono stati calcolati in base al peso totale dei RAEE raccolti in relazione con la media delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nei tre anni precedenti.
Si attende ora la pubblicazione della normativa nella Gazzetta Ufficiale per il recepimento effettivo.