“Rafforzare e rendere trasparenti i controlli ambientali per tutelare cittadini e ambiente, dare certezza a italiani e imprese, favorire un’economia pulita. Sono gli obiettivi del testo unificato sulle agenzie ambientali approvato oggi all’unanimità dalla Camera, un testo nato a partire da una proposta di legge a mia firma (AC 68) e da quelle analoghe dei colleghi Bratti (Pd AC 110) e De Rosa (M5S AC 1945) di cui è stato relatore Zaratti (Sel)”.
Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici della Camera, commenta il via libera della Camera al testo unificato su Agenzie ambientali e Ispra. “Questo provvedimento, rappresenta l’altra faccia della medaglia rispetto alla legge sui reati ambientali già approvata a larga maggioranza dalla Camera e attualmente al vaglio del Senato”.
Il provvedimento, spiega Realacci “propone un riordino delle agenzie per la protezione dell’ambiente e l’istituzione di un Sistema nazionale per rafforzare i controlli ambientali in Italia, garantirne l’efficacia e renderli omogenei in tutto il Paese. Il testo unificato mira inoltre a realizzare un sistema di controlli in campo ambientale autorevole, indipendente e autonomo, e a produrre un’economia più avanzata, innovativa e pulita”. Il provvedimento ora passerà al Senato per la seconda approvazione.
Il Sistema nazionale delle agenzie ambientali (l’Ispra e le ARPA) contribuisce, poi, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, di riduzione del consumo di suolo, di promozione della qualità ambientale e alla piena realizzazione del principio del ‘chi inquina paga’.” Con il nuovo testo approvato in Camera “Le funzioni del Sistema nazionale sono state rafforzate con l’inserimento di capacità autorizzative e sanzionatorie autonome, nonché con attività di supporto all’individuazione e quantificazione del danno ambientale. Oltre a compiti di indirizzo e coordinamento, l’Ispra è competete anche per la realizzazione e la gestione del sistema informativo nazionale dell’ambiente. Il nuovo sistema verrà finanziato con un contributo statale, attraverso una quota del Fondo sanitario nazionale e anche attraverso i contributi legati al rilascio dei pareri sulle domande di autorizzazione e allo svolgimento dei successivi controlli”.
In sintesi, l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA) sono i cardini del Sistema nazionale, che opera in una logica a rete per l’attuazione dei livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (Lepta). I Lepta rappresentano gli standard qualitativi e quantitativi che devono essere garantiti in modo omogeneo in tutto il territorio nazionale ai fini del perseguimento degli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai livelli essenziali di tutela sanitaria.