Greenpeace condanna duramente la decisione del Governo giapponese di proseguire le attività di caccia baleniera sotto le vesti, ormai smentite anche dalla Corte di Giustizia dell’Aja, di “ricerca scientifica”.
Il Giappone ha comunicato che rivedrà il “progetto di ricerca” sulle balene in Antartide e ha modificato le quote per la caccia baleniera scientifica nel Pacifico, che inizierà a giorni, subito dopo la visita in Giappone del Presidente Obama.
“Non esiste nessun criterio scientifico per le nuove quote di caccia così come per quelle precedenti. Ovviamente il Giappone ha scelto ancora una volta di sfidare la comunità internazionale e crediamo che tutti i Paesi, a cominciare dall’Italia, dovrebbero agire con fermezza per fermare questa evidente violazione della decisione della Corte di Giustizia” ha dichiarato Alessandro Giannì, Direttore delle Campagne di Greenpeace Italia.
Il Giappone ha ridotto da 500 a 320 la quota di balene da uccidere nel Pacifico settentrionale: 100 balenottere minori, 20 balenottere di Bryde e 90 balenottere di Sei, in assoluto le più minacciate ma anche le più “appetibili” per la caccia commerciale.