Il mese di aprile del 2014 è stato il mese più inquinato della storia dell’umanità, ma maggio e giugno potrebbero addirittura rubargli il primato.
La presenza di CO2 nell’aria hanno superato i livelli massimi mai rilevati sino ad oggi, registrando una concentrazione media di anidride carbonica in atmosfera di oltre 400 parti per milione (ppm).
A renderlo noto è Climatecentral.org precisando che tale livello si è mantenuto in costante aumento per tutto il mese di aprile. “Ogni giorno nel mese di aprile è stato di oltre 400 ppm“, dichiara lo statunitense Pieter Tans, scienziato del clima alla National oceanic and atmospheric administration (Noaa).
La misurazione della CO2 in atmosfera è monitorata costantemente dal 1958 da un sito sul vulcano Mauna Loa alle Hawaii e, precisano i responsabili di Climatecentral.org, l’aumento dei gas serra sono una conseguenza delle azioni umane che influenzano negativamente il ciclo dei livelli naturali di CO2. Come spiegano gli esperti, ogni anno l’atmosfera attraversa un ciclo di livelli di anidride carbonica che si innalzano in base all’influenza delle stagioni: aumentano in primavera e in inverno, raggiungendo il picco a maggio con la fioritura delle piante; di qui in poi, grazie alla fotosintesi, le piante contribuiscono a risucchiare la CO2 e i livelli diminuiscono.
Nel mese di Aprile 2014 i livelli di anidride carbonica sono stati costantemente superiori ai 400 ppm e sono destinati a salire nel mese di maggio, con un picco di circa 402,5 ppm, e molto probabilmente anche a giugno, per poi cominciare a diminuire.
I dati destano molta preoccupazione per gli esperti se si pensa che, secondo la “Curva di Keeling” – ovvero l’analisi della concentrazione di CO2 dal 1958 ad oggi – i livelli di anidride carbonica nell’aria sono costantemente aumentati nel tempo passando da poco più di 300 ppm agli oltre 400 ppm di oggi.