“Invece di danneggiare il settore con una spalmatura obbligatoria degli incentivi su più anni per tutti gli impianti fotovoltaici sopra una determinata potenza, è possibile ottenere un risultato per lo meno uguale, come riduzione dei costi, mediante un’asta (o più aste) per l’assegnazione del rimborso anticipato degli incentivi residui ai produttori fotovoltaici che abbiano offerto i tassi di sconto più elevati.
Il costo dell’operazione verrebbe coperto dalla emissione di obbligazioni a tassi di interesse inferiori alla soglia minima del tasso di sconto fissato per partecipare all’asta. Questa proposta, fatta pervenire in via informale ad ambienti del MiSe già il 30 aprile scorso, è stata successivamente comunicata anche a esponenti del mondo politico e bancario, oltre che a operatori del settore. Confortati dal consenso acquisito, la rendiamo pubblica in una versione che tiene conto dei suggerimenti ricevuti”.
“Su questa base si può trovare una soluzione positiva” ha dichiarato stamani G.B. Zorzoli, presidente del Coordinamento FREE, Fonti Rinnovabili ed efficienza energetica, associazione che raccoglie oltre 30 associazioni del settore, presentando una proposta in merito al contributo che il settore fotovoltaico può dare alla riduzione della bolletta elettrica.