Maltrattamento di animali è l’ipotesi di reato che ha portato a uno dei primi sequestri in Italia per maltrattamento di pulcini destinati all’allevamento di polli.
Attraverso il sequestro dei pulcini, la cui custodia giudiziaria è stata affidata alla LAV, i pulcini sono così stati salvati dalla “macerazione”, cioè il trituramento: una fine terribile!
“Il nostro intervento ha salvato decine di animali – afferma Roberto Bennati, vicepresidente della LAV – E’ inaccettabile che i pulcini inidonei vengano considerati merce da scartare: colpevoli di essere nati maschi o per altre motivazioni, il loro destino in un allevamento di polli è spesso segnato. Si tratta di una prassi, nel mondo zootecnico, e di una pratica indegna, da impedire senza se e senza ma!”
La drammatica realtà del sistema produttivo e alimentare basato sull’allevamento è che la quasi totalità dei pulcini maschi negli allevamenti di galline ovaiole, non potendo deporre le uova viene soppressa alla nascita. Stessa drammatica sorte per tutti i pulcini che presentano dei “difetti”, allevati negli allevamenti di polli da carne.
Tra i metodi più spietati c’è quello di infilarli ancora vivi in una sorta di tritacarne a lame. Si tratta di un metodo pensato nel nome del profitto, perché le aziende trovano antieconomico dar da mangiare a dei pulcini che diventeranno dei polli, ma con una crescita troppo lenta e quindi antieconomica secondo i criteri di questa assurda zootecnica intensiva.
La LAV ringrazia i volontari della sede di Verona per l’aiuto fornito nel salvataggio e nella gestione dei pulcini.