“Secondo me sono stati compiuti dei passi avanti”.
E’ fiducioso il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, sul tema del rinnovo dell’autorizzazione della discarica di Bracciano, che porta al suo interno anche l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di recupero di materia per 60mila tonnellate all’anno, di un impianto di compostaggio per 30mila tonnellate e del lotto di completamento della discarica, compresa la gestione post mortem dell’impianto per trent’anni.
Questa mattina e’ andato in scena per oltre due ore un incontro presso il segretariato generale della presidenza del Consiglio dei ministri, dove oltre agli uffici di Palazzo Chigi erano presenti anche tecnici della direzione urbanistica della Regione Lazio, il primo cittadino di Bracciano, l’amministratore unico della societa’ Bracciano ambiente (proprietaria della discarica), Marcello Marchesi, tecnici del ministero del Mibact e della Provincia di Roma. Al centro il contrasto tra il parere positivo fornito dalla Regione (nonche’ dalla Asl) al rilascio delle autorizzazioni e quello contrario di Mibact e Provincia. Nel dettaglio, quello della direzione regionale del ministero viene definito “pregiudiziale” in quanto “negativo senza prescrizioni”, il parere unico di sintesi, che comprende due “si'” da parte della Soprintendenza archeologica e altrettanti “no” di quella paesaggistica, non viene infatti accompagnato da alcuna condizione in grado di rendere l’opera realizzabile.