Quella appena trascorsa è un’edizione del WOC-WTOC (World Orienteering Championship – World Trial Orienteering Championship cioè dei Mondiali di Orientamento e di Orientamento di precisione) che sarà ricordata soprattutto per il suo impegno verso la sostenibilità.
Dalle analisi effettuate da EcoCongress, partner dell’evento, emerge che grazie alle accortezze messe in campo dall’organizzazione, si è evitata l’emissione in atmosfera di oltre 287 tonnellate di CO2, la stessa quantità che un’auto emette per percorrere circa 41 volte il giro del Mondo. Tra le azioni intraprese dal comitato organizzatore dell’evento verso una gestione più sostenibile dei campionati, citiamo la scelta di offrire in formato digitale alcuni prodotti legati alla promozione e comunicazione dell’evento, e di stampare il rimanente su carta certificata PEFC. Ricordiamo inoltre la predisposizione di bus-navetta Euro 5 per permettere agli spettatori di spostarsi presso le varie location dell’evento, la copertura live di tutte le gare in streaming per garantire la visione della competizione in tutto il mondo, la produzione di materiale di allestimento e infrastrutture in legno locale e certificato PEFC che in parte sarà riutilizzato e per il resto smaltito in modo differenziato, e la scelta di volontari per lo staff provenienti in toto dalle varie località che hanno ospitato le gare del WOC. E tanto altro potrebbe essere messo in campo in questa direzione.
Nei prossimi giorni saranno quindi analizzati tutti i dati legati all’impatto ambientale dell’evento (dai consumi energetici ai rifiuti prodotti) per tracciare un bilancio definitivo di questa gestione del WOC 2014, e per capire come poter migliorare ancora di più le performance sostenibili di grandi eventi sportivi come questo.
I conteggi sono stati effettuati utilizzando il sistema di calcolo della carbon footprint di EBI 2012, il disciplinare per l’organizzazione di eventi a basso impatto sviluppato da EcoCongress.