Sistri, il governo ammette le difficoltà del sistema di tracciabilità dei rifiuti, ma non affronta il problema principale: il nuovo appalto.
Emerge dalla risposta del sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo all’interrogazione del M5S alla Camera a firma della deputata Patrizia Terzoni (Commissione Ambiente).
In sostanza, il ministero ha ammesso di aver ridotto la platea delle aziende, di aver semplificato alcuni strumenti – tipo l’eliminazione della chiavetta token – ma non riesce ad agire sul nuovo appalto.
“Il tema centrale è questo – ha ribattuto in Aula la deputata Patrizia Terzoni – avete rinnovato o no il contratto con Selex? Il contratto scade a novembre e doveva essere rinnovato o disdetto 24 mesi fa. Due sono le cose: o è stato rinnovato, e allora dobbiamo conoscerne modalità e termini, oppure è stato disdetto, e allora dobbiamo sapere se il ministero sta provvedendo a creare un’alternativa. Questo è il quesito fondamentale, e a questo non abbiamo mai avuto risposte”.
L’interrogazione del M5S è stata depositata prima della pubblicazione del verbale di collaudo, avvenuto pochi giorni fa nonostante fosse stato prodotto a dicembre 2013.
“Ma nel verbale non ci sono garanzie per la funzionalità del sistema – spiega la deputata – Apprendiamo che gli utenti sono solo 6mila comprese le 1500 aziende volontarie invece dei 14 mila ipotizzati inizialmente. Le tecnologie rimangono anacronistiche e obsolete lasciando spazio a contraffazioni e aggiramenti. La fondamentale tracciabilità dei rifiuti italiani dipende ancora da questo sistema messo su dalla Selex?”.
“Sappiamo – conclude la deputata M5S – che il governo sta vendendo i gioielli di famiglia e tra questi c’è anche Finmeccanica. Siamo consapevoli del valore di un contratto come questo del Sistri durante una trattativa. Ma vogliamo ricordare che mentre il governo gioca a ping pong con le interrogazioni parlamentari, rispondendo senza mai essere esauriente, fuori le aziende anche quest’anno hanno pagato il contributo al Sistri, proprio il giorno in cui veniva arrestato l’ex presidente e ad di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini per corruzione in relazione anche ai subappalti dello stesso Sistri”.