Free, il Coordinamento che raggruppa circa 30 associazioni del settore energie rinnovabili ed efficienza energetica, giudica negativamente, nel complesso, le modifiche apportate al Decreto 91/2014 che contiene, tra l’altro, le norme “spalma-incentivi”.
L’emendamento definitivo relativo alla norma spalma-incentivi approvata dalla Commissioni Industria e Ambiente del Senato è gravissimo perché retroattivo ed è un brutto segnale anche per chi investe dall’estero nel nostro Paese. L’articolo 26 fa persino confusione tra la categoria degli operatori del fotovoltaico e quella delle altre Fer.
Sull’opzione 3 per prolungare il meccanismo degli incentivi e sulla nuova opzione della cartolarizzazione degli incentivi nella misura dell’80% presso un operatore finanziario – operazione questa in misura molto diversa proposta da Free nel passato – ci si affida ad una serie di provvedimenti che emanerà l’Autorità dopo l’approvazione di questo decreto. Questa cartolarizzazione rischia di essere impraticabile, incomprensibile per i tempi indefiniti nei quali deve essere realizzata e non costituisce un bel risultato per un Esecutivo che si vanta di velocizzare.
Per quello che riguarda il tema dell’autoconsumo, pur partendo da un principio sbagliato, si sono introdotti alcuni miglioramenti: il fatto che l’autoconsumo riguardi i nuovi impianti che entreranno in funzione dall’1 Gennaio e che si prevede una soglia certa di aumento, non oltre il 2,5%, ogni due anni.