Smaltimento illegale di rifiuti nel parco del Cilento

RIFIUTI CASELLE

Sono stati denunciati dal Corpo Forestale dello Stato, C.F. e C.N., responsabili di smaltimento illecito e abbandono di rifiuti speciali e non nel comune di Caselle in Pittari in località “Formara”.

I reati accertati, venivano perpetrati nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.

Il Comando Stazione Forestale di Sanza, durante un servizio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto degli illeciti in materia ambientale, in transito sulla strada Comunale denominata “Caselle-Bosco” in agro del comune di Caselle in Pittari notava una colonna di fumo innalzarsi dalla sottostante località “Formara”.
Gli Agenti giunti sul posto, da una prima ricognizione dei luoghi, constatavano che nei pressi di un fabbricato edile in corso di costruzione all’interno di un’area recintata, era in atto un abbruciamento di rifiuti di vario genere, cartoni, imballaggi in plastica, materiale organico, sacchetti di plastica, lattine di alluminio ecc..
Durante il sopralluogo, si appurava che all’interno dell’area erano stati abbandonati ingenti quantitativi di rifiuti speciali e non, di cui mc.10 circa di rifiuti costituiti da imballaggi in plastica, cartoni, rifiuti organici provenienti da attività di ristorazione, materiale plastico di varia natura, bottiglie di plastica e, mc.30 circa di materiale di demolizione edile, contenitori-bidoni di latta e plastica contenenti prodotti chimici, ritagli di polistirolo abbandonati sulla scarpata del Vallone denominato “Formara”, sversati direttamente sul suolo nudo, privi di ogni criterio e strutture per il loro stoccaggio e contenimento, ed esposti agli agenti atmosferici, compromettendo l’habitat naturale e deturpando in maniera significativa le bellezze naturali dell’area.
Accertato l’abuso le Giubbe Verdi, al fine di interrompere la condotta illecita ponevano a sequestro preventivo l’intera area, deferendo i due di cui uno in qualità di trasgressore ed esecutore materiale e l’altro in qualità di proprietario dell’area alla Procura della Repubblica del Tribunale di Lagonegro.

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, sono costantemente impegnati su tutto il territorio Cilentano nelle attività di monitoraggio e contrasto al fenomeno del traffico e della gestione illecita di rifiuti, riconducibili alle operazioni illegali ed ai crimini ambientali, oltre che al comportamento non corretto di alcuni cittadini, condotte che rappresentano una concreta minaccia sia per l’ambiente che per la salute pubblica.
Il fuoco, viene spesso usato come strumento per disfarsi dei rifiuti, a discapito della qualità dell’aria che ne riceve i fumi e della salute delle persone. Alcuni materiali, infatti, come quelli plastici, quando bruciano liberano sostanze pericolose. Non a caso la Legge punisce in modo particolarmente severo il reato di combustione di rifiuti rispetto alle altre forme d’illecito smaltimento.