I cambiamenti climatici causeranno un aumento della febbre dengue?
In Inghilterra si è registrato un aumento dei casi tra gli inglesi di rientro da India, Thailandia e Barbados, ma alcuni esperti sostengono che i turisti che visitano l’Italia e la Spagna potrebbero essere a rischio.
Nel mese di luglio, i funzionari della sanità britannici hanno detto che il numero di viaggiatori di ritorno in Inghilterra con la febbre dengue è in aumento. Tra il 2012 e il 2013, i funzionari hanno notato un aumento del 58 % nel numero di casi di febbre dengue riportati tra i turisti. Il Public Health England (PHE) l’agenzia esecutiva del Dipartimento della Salute nel Regno Unito ha detto che nel 2013, sono tornate un totale di 541 persone in Gran Bretagna con l’infezione da dengue da paesi colpiti, rispetto alle 343 persone nel 2012.
La dengue è un’infezione virale diffusa dalle zanzare. I sintomi includono una grave malattia simil-influenzale, febbre, mal di testa, dolori muscolari, eruzioni cutanee, nausea e vomito.
La maggior parte dei casi sono stati segnalati di rientro da viaggi in India e Thailandia, ma il PHE ha anche notato un aumento dei casi associati ai viaggi alle Barbados nel corso del 2013.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che le zanzare Aedes, responsabili del virus, hanno notevoli capacità di adattamento anche a climi temperati e relativamente freddi. Mentre il Messico ha meno cambiamenti metereologici durante le diverse stagioni rispetto all’Europa, in futuro si dovrà stare più attenti specie ai paesi del bacino del Mediterraneo. Le zanzare Aedes possono sfruttare per la riproduzione anche piccolissime raccolte di acqua piovana, quali quelle che si formano nei barattoli vuoti, nei sottovasi, nelle vasche ornamentali, nei pneumatici usati e sono ormai diffuse anche in Italia. Dopo essere state importate nel nostro paese nel 1990, si sono ormai distribuite in almeno 10 regioni italiane ma la loro presenza non è stata associata a casi di dengue indigena.