Prosegue l’assedio alle aree protette italiane e questa volta a farne le spese sarà il territorio del parco nazionale del Gargano dove il 6 e 7 settembre verrà organizzata “Game Fair”, fiera promozionale della caccia.
Altro che “gentiluomini di campagna”, come si legge in un comunicato del Parco celebrante la Fiera – ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia – Fra quelli che festeggeranno all’interno del Parco del Gargano vi saranno anche quelli che difendono la caccia ai piccoli uccelli, la vergogna degli uccellini da richiamo, le deroghe illegali ai calendari venatori, che diffondono i cinghiali distruggendo l’altra fauna, che entrano impuniti dei terreni altrui (grazie all’infame art. 842 de Codice Civile), che si battono per poter nuovamente sparare a uccelli protetti dalla Unione Europea, dal fringuello alla peppola, dal combattente alla pittima. Potrebbero anche esserci quelli che uccidono illegalmente quaglie con i richiami elettronici o che riempiono di uccelli sparati i Centri di Recupero della Fauna selvatica. Oramai è un assedio continuo sui Parchi. Non si sa più cosa inventare per mercificare e banalizzare i nostri più preziosi patrimoni.
Travestita da festa campestre a settembre arriva nel Parco Nazionale del Gargano la Fiera “Game Fair”, che il WWF traduce in “Fiera della selvaggina”, visto che si tratta principalmente di una manifestazione di promozione della caccia.
Nella società organizzatrice è presente, infatti, il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), un’organizzazione fondata per iniziativa di cacciatori e dell’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni (A.N.P.A.M) con lo scopo di promuovere la cultura e la pratica della caccia. L’ANPAM patrocina inoltre l’iniziativa insieme al Comune di Vico del Gargano e alla Provincia di Foggia. Ghiotto per i cacciatori il menù che si legge sul sito del CNCN: potranno testare i fucili delle più note case armiere, esercitarsi al tiro a volo, assistere a esibizioni di Falconeria e dei cani (agility, disc dog e obbedience) fino all’innovativo splasch dog ovvero salto dei cani dal trampolino.
Ma non vi è soltanto l’aspetto della promozione della caccia, inconcepibile in un Parco, a rendere inaccettabile l’evento; la manifestazione rappresenta anche un grave rischio per l’ambiente naturale in quanto coinvolge un bacino potenziale di molte migliaia di visitatori con moltissimi eventi. Per la manifestazione, della durata di 2 giorni, è prevista l’occupazione di complessivi 30 ettari di terreno che rientrano nella perimetrazione del Parco Nazionale del Gargano come zona 2. Circa la metà della superficie progettuale interessa il SIC IT 9110016 PINETA MARZINI e l’area IBA 203 Promontorio del Gargano e Zone Umide della Capitanata. In tale delicatissima area sono previsti: taglio erba, parcheggio, posizionamento segnaletica, spazi per spettacoli dei cani, piazzole di tiro, montaggio e allestimento stand, strutture bar e ristoranti, stazionamento animali, realizzazione di impianti idrici, elettrici e scarichi, 100 cestoni per immondizia e container per i rifiuti con mezzi che circoleranno costantemente per la relativa raccolta, 34 bagni chimici oltre a bagni di servizio nella misura di uno per ogni punto ristoro, impianto fonico su tutta l’estensione.
Nonostante la evidente notevole pressione ambientale che comporteranno le installazioni e le attività che si svolgeranno durante la Fiera, il Settore ambiente della Provincia di Foggia ha espresso parere favorevole in merito alla Valutazione di Incidenza Ambientale giustificandolo testualmente: <<considerato che il disagio che comporterà l’intervento, relativamente alle finalità di protezione del SIC, è limitato, sia nel tempo, che come effetti prodotti >>. Niente altro si legge nella Determina della Provincia ad esempio in relazione alle attività di sparo, manifestazioni, falconeria, né viene specificato l’entità e dove si costruiranno stand e altre strutture che avrebbero dovuto suggerire quantomeno una collocazione più idonea, come in un’area fieristica attrezzata invece che in una riserva.
Il WWF disapprova inoltre la giustificazione di valutazione di incidenza favorevole basata sul tempo limitato ai due giorni di Fiera, in quanto in realtà vanno considerati i numerosi giorni necessari per allestire e smontare gli spazi. La Provincia, quasi a supporto del suo parere favorevole, fa riferimento a quello del Comune di Vico del Gargano, anche in passato disponibile verso le istanze venatorie, e a quello dell’Ente Parco Nazionale del Gargano. Benché il Parco Nazionale del Gargano non risulti tra gli enti patrocinatori, per il WWF il benestare del Parco è completamente inaccettabile, in quanto incoerente con le finalità di un’area protetta che deve avere come obiettivo primario la tutela della fauna selvatica e dell’ambiente e dove, di conseguenza, è proibita la caccia.