Stop al pesce fresco a tavola dal prossimo week-end per l’avvio del fermo pesca che blocca le attività della pesca italiana dal Tirreno allo Ionio.
A darne notizia è Coldiretti che nel porto di Acciaroli, nel comune di Pollica, ha preparato l’ultima maxi-grigliata di pesce dell’estate prima dell’arrivo del fermo pesca, con il definitivo ritorno delle barche dopo l’estate 2014. Il provvedimento di fermo ha l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, in un 2014 che nei primi sei mesi hanno visto una stagnazione dei consumi di pesce fresco in valore, rimasti sui livelli dello stesso periodo 2013.
Il blocco che scatta da lunedì 15 settembre avrà una durata di 42 giorni e interessa le barche che hanno sistemi a traino. Si tratta però – sottolinea Coldiretti Impresapesca – di un fermo che si apre tra le polemiche. Durante i mesi estivi il maltempo ha ridotto al minimo l’attività di gran parte della flotta tirrenica, impossibilitata ad uscire in mare a causa delle cattive condizioni meteorologiche. A ciò vanno aggiunti i 15 giorni di blocco forzato a cui le marinerie toscane e liguri sono state costrette dalle manovre militari della Nato, a maggio. Si può pertanto dire che un fermo delle attività sia stato già effettuato – evidenzia Coldiretti impresapesca – e il nuovo stop va a penalizzare ulteriormente la flotta tirrenica.
Ad aumentare la tensione nei porti è inoltre il mancato pagamento dei fondi per il fermo pesca e per la cassa integrazione dei marittimi dello scorso anno, oltre al fatto che ci sono alcune aziende che devono ancora ricevere gli indennizzi per il 2012. Crescono dunque le difficoltà per una flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso circa il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.
Attenzione a che pesce comprate. Con il fermo pesca c’è il rischio per i consumatori di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante – sottolinea Impresapesca Coldiretti – pesce straniero o congelato. Assicurarsi che il prodotto richiesto o acquistato sia frescoe ” Made in Italy” proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca (come la parte Nord dell’Adriatico dove il blocco è appena terminato), dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare.
In alternativa, Coldiretti Impresapesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica, valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese.