Sono i Titoli di Efficienza Energetica il nuovo motore per l’immobiliare. Lo sostiene Avvenia, leader nazionale nel settore della White Economy e della sostenibilità ambientale, che osserva come già a partire da quest’anno è stato avviato un programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della Pubblica Amministrazione centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni di euro nel periodo 2014-2020.
A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica per ripagare gli investimenti con i risparmi sulla bolletta.
E oltre al fondo di 355 milioni nell’ambito del decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, alimentato con circa 70 milioni di euro, dal Fondo per Kyoto arrivano anche 330 milioni di euro per l’edilizia scolastica e 800 milioni per favorire ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche nel settore pubblico, nella produzione industriale e nei consumi domestici.
L’efficienza energetica è un obiettivo prioritario per l’Unione Europea e allo stesso tempo è un’occasione per l’Italia per dare un contributo decisivo alla competitività, alla sicurezza degli approvvigionamenti e al rispetto degli impegni assunti nel quadro del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. «Le possibilità di riduzione dei consumi energetici sono molte, soprattutto nei settori ad elevato consumo di energia, come anche l’edilizia e l’immobiliare, nei quali Avvenia è particolarmente attiva» commenta l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia.
Incrociando opportunità di business e innovazione, obiettivi di efficienza energetica e di risparmio economico, Avvenia individua gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia e consentire al committente l’accesso ai Titoli di Efficienza Energetica, conosciuti anche con il nome di Certificati Bianchi, il meccanismo che sta raccogliendo sempre più l’interesse degli operatori e che sta ora avanzando ulteriormente anche grazie alla spinta nell’ambito dell’edilizia e dell’immobiliare. In questi settori le operazioni incentivabili sono molteplici: la Pubblica Amministrazione o anche un’azienda del terziario quale può essere un gestore di patrimoni immobiliari, ad esempio, potrebbe intervenire sulla centrale termica sostituendo la caldaia preesistente con pompe di calore oppure con caldaie a condensazione o a biomasse, sulla coibentazione delle pareti esterne degli edifici, sulla sostituzione dei vetri singoli con doppi vetri o sulla trazione degli ascensori.
«I titoli vengono riconosciuti per 5 oppure 8 anni nel caso di interventi sull’involucro edilizio. Così oltre a risparmiare per il minore consumo di energia, gli utenti riescono a ottenere anche un ritorno economico. Il contributo dei Certificati Bianchi è di circa l’80% del taglio ottenuto sulla bolletta» spiega l’ingegner Giovanni Campaniello.
Ipotizzando ad esempio un risparmio di 10 mila euro annui raggiunti con le misure di efficientamento energetico, verrebbero riconosciuti 8 mila euro per 5 anni: così un investimento di 30 mila euro non ritornerebbe in 3 anni, ma in 20 mesi.