Finalmente è stato pubblicato il regolamento che riapre le misure eccezionali per i produttori ortofrutticoli danneggiati dall’embargo russo, ma sono passate ben tre settimane dalla sospensione del precedente provvedimento UE per il sostegno delle produzioni ortofrutticole danneggiate dall’embargo russo, senza che vi fossero misure per contrastare le difficoltà registrate sui mercati.
Il nuovo provvedimento non è retroattivo e non copre pertanto le tre settimane di fermo e non aumenta delle indennità in funzione dei costi di produzione.
Si tratta di aspetti negativi che ne pregiudicano l’efficacia mentre sono invece positivi l’allargamento della lista dei prodotti agli agrumi e la suddivisione dei volumi di intervento tra i diversi stati.
Vengono riaperti i termini di presentazione per le domande di sostegno a partire dal 30 settembre, fino al 31 dicembre (a meno che i quantitativi fissati non siano raggiunti prima), suddividendo le risorse tra i diversi stati ed i diversi prodotti, per evitare distorsioni nell’utilizzo delle risorse.
E’ grave il fatto che le risorse siano state ricavate dai margini del bilancio Ue destinato all’agricoltura che viene di fatto a penalizzata due volte, una prima volta per la chiusura di un mercato interessante, una seconda volta con un sostegno ricavato a scapito dello stesso settore.