Il Tribunale di Firenze ha rigettato la richiesta di restituire gli animali sequestrati nel novembre 2012 nella “Cascina degli orrori” di Signa (Firenze) a seguito di diverse denunce e inchieste televisive.
Stamane la LAV, con gli avvocati Beatrice Perugini e Francesca Gramazio, ha smontato l’iniziativa della difesa degli indagati e ha visto il riconoscimento dell’associazione animalista come parte civile nel processo contro i responsabili dell’allevamento abusivo.
Un centinaio di animali fra bovini, pecore, capre, un maiale, anatre, oche, tacchini, galline venivano tenuti in condizioni di maltrattamento, destinati alla macellazione clandestina, con loro anche alcuni cani. A seguito dell’intervento dei Carabinieri NAS e all’azione dell’Ufficio Legale della LAV gli animali furono messi in salvo dall’associazione e custoditi in luoghi e mani sicure.