Ancora un no da parte di Alfonso Pecoraro Scanio riguardo la paventata possibilità riemersa recentemente di dare il via al progetto del Ponte di Messina, che rischia di devastare irrimediabilmente il territorio siculo-calabrese.
“Sembra incredibile dopo gli scempi ambientali nei decreti competitività e sbloccaItalia spunta di nuovo un’altro monumento allo spreco: il Ponte sullo stretto”, afferma Pecoraro Scanio. “Un’opera che riuscimmo a definanziare già nel 2006 dopo aver preteso questo taglio nel programma dell’Unione destinando i fondi alla lotta al dissesto idrogeologico e alle ferrovie e strade in Calabria e Sicilia. Poi Berlusconi lo reintrodusse ma, grazie anche alla crisi economica, sembrava definitivamente tramontato.
Si tratta di un progetto già costato uno sproposito solo in progettazioni e burocrazia. Una parte della coalizione di Prodi già allora ci impedì di cancellare la società ponte sullo stretto. Occorre archiviare definitivamente questa proposta e chiarire che le risorse pubbliche devono servire alla messa in sicurezza del territorio perché questa è la principale vera ” infrastruttura” del Paese e con migliaia di piccoli e medi cantieri si darebbe lavoro a tante prevenendo lutti e danni”, conclude l’ex ministro dell’ambiente.