L’azienda danese Bestseller ha ufficializzato la rinuncia all’uso di pellicce animali aderendo al Fur Free Retailer Program, lo Standard Internazionale della Fur Free Alliance.
La Fur Free Alliance, promosso in Italia dalla LAV, è la coalizione internazionale di organizzazioni per la protezione degli animali che lavorano per porre fine allo sfruttamento e l’uccisione di animali per la loro pelliccia.
Besteseller è proprietaria di 20 brand che da oggi sono ufficialmente fur-free: Jack&Jones, JunaRose, Jaqueline de Yong, Little Pieces, Lp Boys, Mamalicius, Name It, Name It Limites, Noisy May, Object Collectors Item, Only, Only Play, Only&Sons, Outfitters Nation, Pieces, Produkt, Selected, Vero Moda Vila Clothers e Y.A.S.
“Un altro grande nome dell’industria dell’abbigliamento ha saputo dire basta alle pellicce animali dimostrando che è possibile fare moda ed essere leader nel mercato senza causare sofferenza agli animali” – dichiara Simone Pavesi Responsabile LAV Campagna Pellicce.
Katrine Milman, responsabile della sostenibilità aziendale per Bestseller ha affermato: “Da più di un decennio Bestseller è una società fur-free. Siamo felici e orgogliosi della nostra politica aziendale, che è ampiamente apprezzata dai nostri clienti. Per questo motivo è naturale per noi diventare parte del Fur Free Retailer Program e, quindi, confermare ai nostri clienti che Bestseller non vende vera pelliccia”.
Proprio in questi giorni, la popolare trasmissione TV Striscia la Notizia ha nuovamente denunciato le gravi condizioni di privazione e di violenza che milioni di animali sono costretti a subire per la produzione di pellicce. Da oggi altre 20 aziende della moda hanno rinunciato ad essere complici di questo mercato insanguinato.
Sono oltre 300 le aziende moda nel mondo che hanno già aderito allo Standard Fur Free, tra cui il Gruppo Inditex (Zara e altri), H&M, C&A, Zalando, ASOS, mentre tra li italiani hanno aderito: Elisabetta Franchi, Geox e nuovi marchi come Quagga, Tu&Tu, Elena Casati, Bartel Ethical Luxury.