Le PMI italiane sono tra le più svantaggiate rispetto alle concorrenti del resto d’Europa riguardo al costo della bolletta energetica. Per alcune industrie rappresenta anche più del 15% del fatturato. Ridurre i consumi diventa essenziale. Un obiettivo, questo, sempre più sentito anche dalle famiglie.
Le tecnologie ci sono, ma vanno impiegate con nuovi strumenti e nuove competenze, soprattutto per sfruttare al meglio i comparti del solare, delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Se ne parlerà dall’8 al 10 aprile durante l’edizione 2015 di Solarexpo-The Innovation Cloud, che si caratterizza come luogo di incontro e di match-making B2B fra aziende e professionisti specializzati nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, ma quest’anno è anche l’occasione per offrire alle piccole e medie imprese, così come alle famiglie, un ampio ventaglio di soluzioni tecnologiche per ridurre la loro bolletta energetica.
Mai come in questa fase del mercato dell’energia è importante creare un terreno comune fra due mondi dell’energia che fino a poco tempo fa si guardavano da lontano e agivano in modo disgiunto. Ora serve una visione complessiva per puntare all’obiettivo dell’indipendenza energetica o, comunque, alla riduzione della bolletta energetica, piuttosto che richiedere una sola soluzione tecnologica.
Per gli EPC e i System Integrator, per le ESCo, come per i professionisti è necessario offrire più soluzioni alle richieste dei clienti finali, sapendo manovrare un vero e proprio “paniere” di tecnologie, e possedere le conoscenze trasversali necessarie.
Il connubio «rinnovabili-efficienza» ha in sé una grande potenzialità di “osmosi” fra i diversi portafogli clienti e consente all’interno della stessa azienda di integrare diversi know-how. Si pensi ad esempio alle migliaia di aziende che, grazie ai conti energia, hanno installato impianti fotovoltaici sul proprio tetto e dalle quali ora si può tornare offrendo interventi come il revamping o motori ad alta efficienza e inverter. Oppure a quelle imprese che hanno fatto interventi di efficientamento sui propri processi industriali alle quali, ora, si può proporre un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo con contrattualistica SEU, e così via.
La creazione di un appuntamento di riferimento, altamente qualificato sia sul piano fieristico che su quello convegnistico, per far esprimere appieno tutto il potenziale dell’incontro fra i mondi delle rinnovabili e dell’efficienza è dunque uno degli obiettivi di Solarexpo – The Innovation Cloud. A testimoniare questo know-how italiano saranno presenti in fiera alcune ESCo come Alens, Cloros, ESA Holding, Kairos ingegneria, L’Energie.
Una pre-condizione essenziale per fare oculati interventi di efficientamento è la diagnosi energetica che da quest’anno è obbligatoria (entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni) per le grandi imprese e quelle a forte consumo energetico. A tale scopo verranno complessivamente stanziati a beneficio delle PMI 105 milioni di euro. Per incentivare la realizzazione dei progetti d’efficienza energetica a valle delle diagnosi, la legislazione prevede il rafforzamento del meccanismo dei certificati bianchi. L’audit dovrà essere eseguito da ESCo (società di servizi energetici), da esperti in gestione dell’energia o da auditor energetici. Se ne parlerà a Milano, grazie anche alla presenza di alcune associazioni, come FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia), AssoEGE (Associazione Esperti in gestione dell’energia), e ASSOESCo nei convegni da loro organizzati.
Dario Di Santo, presidente FIRE, ha evidenziato in particolare che oggi “l’energy manager è una figura fondamentale per cogliere le opportunità dell’efficienza energetica e delle rinnovabili in aziende ed enti locali. Da luglio 2016 dovrà essere certificato EGE per accedere in modo diretto a certificati bianchi e diagnosi energetiche per grandi imprese. Agli incontri organizzati da FIRE e SECEM a Solarexpo-The Innovation Cloud si parlerà di regole per la nomina degli energy manager, competenze, certificazione EGE e buone pratiche”.