La proposta di annoverare l’arte della pizza come patrimonio Unesco sta facendo sempre più proseliti. A tal riguardo, AmbienteQuotidiano.it ha intervistato Alfonso Pecoraro Scanio, promotore dell’iniziativa.
Onorevole, quando nello scorso settembre ha avviato la petizione immaginava questo successo? É la prima volta che alla commissione Italiana Unesco é giunta la richiesta di 250.000 italiani.
Sostengo la difesa della tradizione dei pizzaiuoli napoletani fin dagli anni ’90 fin fa quando avviai il percorso, coronato da successo, per ottenere il marchio europeo Stg, ma l’entusiasmo su questa petizione ha superato ogni mia aspettativa. Credo che anche a livello mondiale la nostra mobilitazione dal basso per una candidatura Unesco sia da record.
L’associazione pizzaiuoli napoletani é stata benedetta in piazza San Pietro anche da Papa Francesco che ha baciato un bimbo vestito da pizzaiulo e ha poi ricevuto una pizza con la scritta Unesco in una tradizionale sporta di rame. Questo aiuterá?
L’immagine del Papa che benedice e bacia un bimbo pizzaiuolo é magnifica perché simboleggia proprio il motivo che mi ha spinto a promuovere quests petizione. L’arte dei pizzaiuoli é un grande esempio dei saperi tradizionali del nostro Paese e deve avere un futuro proprio di fronte al rischio che la globalizzazione della pizza industriale standardizzata distrugga la conoscenza tradizionale. Quel bimbo rappresenta il futuro di questa arte.
Ma si legge che il ministero dell’agricoltura sostiene l’arte dei pizzaiuoli mentre il ministero dei beni culturali si oppone sostenendo una festa religiosa pisana. Cultura contro Agricoltura.Cosa ne pensa?
Spero che la commissione Unesco voti all’unanimitá la candidatura dell’arte dei pizzaiuoli che attende dal 2011.
Peraltro giá abbiamo nella lista Unesco numerose feste religiose e proprio lo scorso anno l’Italia ha presentato la candidatura di un’altra festa religiosa, la perdonanza di Celestino V. Inoltre sarebbe errato limitare la candidatura dell’arte dei pizzaiuoli al settore agricolo visto il sostegno di tanti esponenti proprio del mondo della cultura
Dal presidente di Federculture Roberto Grosso e dell’ex presidente Maurizio Barracco, della presidente della Commissione Cultura al parlamento Europeo Silvia Costa,dell’ex ministro ai beni culturali Massimo Bray fino all’ex ministro della Cultura del Brasile Gilberto Gil, ed ancora la ministra dell’istruzione Stefania Giannini , rettori di universitá e di istituzioni scientifiche, dal presidente del Cnr Gino Nicolais a quello dell’accademia dei georgofili Maracchi. Questa é una candidatura di alto valore culturale ,davvero rappresentativa dell’Italia e con un vasto consenso dal basso,esattamente le caratteristiche che chiede l’Unesco per il riconoscimento.
C’é anche un collegamento con Expo?
Devo ricordare che ha firmato la petizione anche Vicente Gonzales Loscertale, Segretario generale del “Bureau des Exposition”, ma soprattutto la Coldiretti e molte regioni hanno giá preparato tanti eventi con rappresentanti di vari paesi del mondo per sostenere la candidatura italiana all’unesco dell’arte dei pizzaiuoli perché in un Expo dedicata a “nutrire il Pianeta” questo é molto coerente. Sarebbe un grave errore far saltare questi eventi ed una grande opportunitá per l’Italia perció sono fiducioso.