Valvole termostatiche, queste sconosciute. Chi le ha già installate e non le utilizza in modo appropriato, chi non ha ancora provveduto e aspetta l’ultimo minuto. O addirittura chi non ne ha mai sentito parlare.
In Lombardia, regione solitamente tra le più sensibili ai temi del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente, regna uno stato di confusione e totale disinformazione. Con il rischio evidente di sforare i termini della scadenza e incorrere in pesanti sanzioni.
“Manca poco alla scadenza europea che obbliga a installare le valvole termostatiche, ma sembra proprio che i cittadini italiani ne sappiano poco o nulla – spiega Manuel Castoldi Presidente di Rete Irene, il primo network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica. – In Lombardia solo un’esigua parte degli utenti ha provveduto ad adeguare i propri impianti. Quello che serve è una maggiore informazione sulle opportunità e i benefici economici e ambientali. Che mai come in questo periodo di crisi consentirebbero davvero di tagliare i costi del riscaldamento”.
“È opportuno ricordare che in Lombardia, i termini per l’installazione delle valvole termostatiche e degli apparati di ripartizione sono già scaduti fin dall’ agosto dello scorso anno, e che solo la sospensione delle sanzioni da parte di Regione Lombardia ha concesso questo ulteriore slittamento al 31/12/2016 – precisa Claudio Bianchini Presidente di ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) Regione Lombardia – Sanzioni molto pesanti, essendo fissate in importi che vanno dai 500 ai 3.000 euro per ciascuna unità immobiliare”.
A questo proposito, è bene tenere presente le reali tempistiche a disposizione per completare l’installazione. “È sbagliato inoltre pensare che ci sia molto tempo a disposizione – chiosa Castoldi – La verità è che l’installazione delle valvole termostatiche, per non causare disagi agli utenti, deve avvenire quando gli impianti sono spenti, ovvero tra aprile e ottobre. Un lasso di tempo da cui vanno stornati i mesi di vacanza degli italiani. In sintesi, sono appena 12 i mesi reali ancora disponibili per l’adeguamento”.
Ma a conti fatti quanti sono le abitazioni su cui bisogna ancora intervenire? Impossibile certificare il dato. Gli unici numeri disponibili indicano l’imponente entità dell’operazione: sono 1,9 milioni le soluzioni abitative in Lombardia su cui intervenire. Un dato che si traduce in cifre ancora più importanti se si considerano i caloriferi contenuti in ogni unità, in media 6. Sarebbero infatti circa 11, 4 milioni le valvole da montare, e ben 180.00 gli impianti termici su cui intervenire. Il tutto da chiudere entro la fine del 2016.
Quando si parla di installazione delle valvole termostatiche la percezione iniziale è quella di un ulteriore esborso di denaro. In realtà la possibilità di avere calore solo dove e quando serve permette di utilizzarne meno e di ridurre il consumo di combustibile necessario a produrlo. Questo comporta prima di tutto un notevole risparmio energetico, che si traduce, ovviamente, in un risparmio anche economico: più efficienza energetica, meno consumo, meno spese.
Basti solo pensare che, grazie alle valvole, abbassando di appena un grado la temperatura di casa, si ottiene un risparmio del 7% sulla bolletta, riduzione da non sottovalutare se si considera che un appartamento di 85mq a Milano ha un costo di 1.752 euro all’anno. E anche l’ambiente ne va a beneficiare: l’istallazione dei dispositivi per la termoregolazione e ripartizione del calore apporta infatti una riduzione significativa delle emissioni di CO2, fino al 50%.
Adeguarsi alla normativa significa, insomma, vantaggi in termini di risparmio, comfort, tutela dell’ambiente, investimento economico, detrazione fiscale dei costi (pari al 55% delle spese sostenute), IVA agevolata sui costi stessi e, in sostanza, una migliore efficienza energetica.
Ecco i 10 consigli per trasformare l’installazione delle valvole e dei ripartitori di calore in un reale investimento:
- Stop all’effetto sauna. Le valvole termostatiche sono dotate di una manopola che serve per graduare l’emissione di calore dei radiatori, in modo da adeguarlo alla stagione agli inverni sempre più miti. Così, se a gennaio e febbraio si può anche metterla al massimo, nei mesi di ottobre, marzo e aprile è bene tenere i caloriferi al minimo.
- Ogni stanza la sua temperatura. Bassa dove non serve, più alta nelle stanze più frequentate: 20 °C nel soggiorno e 18 °C nelle camere è più che ragionevole. Ogni grado di temperatura in più comporta un aumento dei consumi di circa il 7%. Ciò significa che passando da 20 a 23 gradi il consumo aumenta del 20%
- Far respirare i caloriferi. Se si vuole che le valvole abbiano realmente il loro effetto, evitare di “soffocare” i radiatori con tendaggi pesanti, mensole, copricaloriferi o indumenti bagnati, che alterano la misurazione del calore da parte del sensore.
- Arieggiare, non surgelare. Per ricambiare l’aria sono sufficienti 5 minuti con le finestre bene aperte: tutto il tempo in più farà solo raffreddare l’ambiente con un conseguente aumento dei consumi necessari a riportare il livello di temperatura a quello desiderato.
- No agli estremi. In caso di assenze da casa per qualche ora, non chiudere la valvola per poi portarla in posizione massima al rientro. Il consumo di energia sarà superiore all’energia che si sarebbe consumata mantenendo l’ambiente a temperatura costante.
- Non spegnere i caloriferi. Anche in caso di assenze prolungate da casa (ad esempio, per la settimana bianca), regolare la temperatura dei caloriferi al minimo, in modo da non doverla scongelare al rientro con un eccessivo dispiego di calore.
- Niente panico. Se il termosifone è freddo o appena tiepido, soprattutto nella parte inferiore, non significa che è rotto, ma che la temperatura ambiente desiderata è stata raggiunta.
- Quando ad aprile il riscaldamento viene spento, è bene aprire al massimo (posizione 5) il comando della valvola termostatica, per evitare che il dispositivo interno possa essere otturato da impurità presenti nel circuito
- Siate generosi. Condividere e promuovere con i vicini e gli altri condomini il corretto utilizzo delle valvole e gli effettivi benefici sulla riduzione dei consumi. ne gioverà la bolletta di tutti.
- Evitare di rivolgersi a più soggetti. Meglio affidarsi a un’azienda qualificata per la corretta progettazione e installazione dell’impianto, che offra assistenza diretta all’utente sul corretto utilizzo.