“La filiera del legno in Italia rappresenta un settore produttivo importante che coinvolge circa 80 mila imprese e mezzo milione di dipendenti.
Il Salone del Mobile è un appuntamento centrale per il comparto, non solo a livello espositivo, perché permette il confronto su alcune tematiche più importanti che interessano le aziende e la loro produzione.
L’industria del legno consuma circa 14 milioni di metri cubi all’anno, importando più dell’80% del proprio fabbisogno. Stiamo lavorando perciò per migliorare i rapporti interni alla filiera e per tagliare burocrazia in modo da favorire la competitività delle nostre imprese e la valorizzazione del nostro patrimonio forestale”.
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in occasione dell’apertura dell’edizione 2015 del Salone internazionale del Mobile che si svolge a Milano.
“Lo scorso dicembre – ha proseguito Martina – è stato approvato il Piano per la valorizzazione e la gestione dei boschi messo a punto da Stato e Regioni, con risorse per 1,8 miliardi di euro fino al 2020. Vogliamo semplificare la normativa per la gestione delle foreste e stiamo attuando il Piano di settore ad hoc con l’obiettivo di diminuire la dipendenza del comparto dall’estero. Sappiamo che la salvaguardia del territorio boschivo, che in Italia si estende su 11 milioni di ettari, è funzionale a una corretta gestione del suolo contro il dissesto idrogeologico. Vogliamo passare dalla fase della gestione dell’emergenza a quella della prevenzione, anche attraverso una cura attenta dei boschi. Sul fronte delle importazioni abbiamo scelto la nostra direzione: siamo per una sostenibilità della produzione e per la legalità e tracciabilità delle transazioni commerciali.
Per questo abbiamo attuato, dopo anni di stallo, la norma per il divieto di importazione di legno illegale dall’estero. Anche in questo settore – ha concluso Martina – l’Italia è in grado di mostrare la propria capacità di gestione sostenibile e creativa, Expo sarà un’occasione per mostrarlo al Mondo”.