Nel campo della sostenibilità ambientale, le città del Centro-Nord hanno una marcia in più rispetto a tutte le altre.
Durante l’ultima edizione della Smart City Exhibition i dati diffusi hanno visto trionfare le città metropolitane del Centro-Nord, che vincono su tutte per la sfida al cambiamento verso l’ecosostenibilità.
Le città sono state giudicate in base a sei indicatori: economia, qualità della vita, ambiente, capitale umano, mobilità e governance.
Ciò che ha premiato Milano, che ha performance positive in tutte le sei categorie, è la netta prevalenza per quel che riguarda la sfera economica – in particolare per produttività, capacità di produrre brevetti e dimensioni delle imprese – e anche per la sua vivibilità e vitalità urbana, soprattutto per quanto riguarda la qualità delle connessioni residenziali ad alta velocità e l’internazionalizzazione culturale.
Bologna ha ottenuto ottimi voti soprattutto per la sua vivibilità, con servizi di ottima qualità che riguardano la cura dell’infanzia, gli ospedali e l’assistenza agli anziani.
Per la mobilità sostenibile si è aggiudicato il green pride la città di Firenze per il ‘Progetto Electra’, che ha l’obiettivo di diffondere il più possibile l’utilizzo dei veicoli elettrici: Firenze, con oltre 400 punti di ricarica nel 2015 e 4000 mezzi elettrici, ha contribuito a promuovere una mobilità urbana all’avanguardia, riducendo l’inquinamento atmosferico.
Sempre maggiori sono le iniziative, soprattutto al Centro-Nord, promosse in questo senso come i servizi di car o bike sharing, al fine di ridurre l’emissione di CO2, oppure l’aumento di stazioni sul tutto il suolo metropolitano dove poter ricaricare i veicoli elettrici.
“Sta aumentando il numero di cittadini che scelgono di muoversi con veicoli di questo tipo, che oltre ad essere green, assicurano bassi consumi ed accesso anche nelle zone a traffico limitato” testimonia Daniel Scial Guetta, responsabile di Beky Motor, portale dedicato alla vendita online di bike e monopattini elettrici.
C’è da sottolineare che lo stesso capoluogo lombardo, se confrontato con metropoli come Londra, Parigi e Zurigo, impallidisce ed è ancora ben lontano dall’essere una metropoli smart.
Se l’Italia vuole riprendere a crescere non può non occuparsi della competitività e dell’attrattività dei suoi sistemi urbani, a partire da quelli di maggiore dimensione sempre più chiamati a misurarsi a una scala continentale in processi di competizione e in percorsi di collaborazione che esulano dai confini nazionali.