“Sebbene il Governo si aspetti un riscontro positivo sulla chiusura della procedura di infrazione in merito alle azioni intraprese, la parcellizzazione dell’opera nello spazio e nel tempo, con alcuni lotti rinviati di fatto a data da destinarsi, è la conferma che l’infrastruttura oltre a essere inutile per i territori coinvolti e per il Paese non è sostenibile finanziariamente”, lo dichiara Samuele Segoni, deputato di Alternativa Libera, che ha chiesto, con un’interrogazione immediata in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, risposte al rappresentante delle Ministero delle Infrastrutture sullo stato della procedura di infrazione n. 2014/4011 avviata dalla Commissione europea nei confronti di SAT, Società Autostradale Tirrenica, concessionaria dell’autostrada Livorno-Civitavecchia.
“Ci sono molteplici ragioni che ancora non ci convincono sul progetto dell’autostrada – continua Segoni – e proprio oggi, nel giorno della sottoscrizione del Protocollo di Intesa per la ridefinizione progettuale dell’opera, l’atteggiamento del governo nazionale e regionale continua a essere preoccupante: quel pregiato territorio che sta a cavallo tra Toscana e Lazio, si merita seri interventi per la messa in sicurezza dell’Aurelia, una robusta cura dell’assetto idrogeologico, così fragile da comportare ripetute alluvioni, e collegamenti ferroviari degni di un paese industrializzato” conclude.