Secondo il rapporto 2015 dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (IRENA) in tutto il mondo le rinnovabili impiegano 7,7 milioni di persone, il 18% in più rispetto ai 6,5 milioni di un anno fa.
La Cina è il primo “datore di lavoro” nel mondo, mentre il settore che “occupa” di più è quello del fotovoltaico, in particolare il segmento delle installazioni.
La Cina è poi seguita da Brasile, Stati Uniti, India, Germania, Indonesia, Giappone, Francia, Bangladesh e Colombia. L’Ue e gli Usa rappresentano un quarto della capacità occupazionale del settore, in leggero calo rispetto al 31% registrato nel 2012.
Riguardo i settori con più occupazione, al primo posto c’è l’industria del fotovoltaico (2 milioni e mezzo di lavoratori), seguita dal settore dei biocombustibili liquidi (1,8 milioni) e dall’eolico, che ha superato per la prima volta quota un milione.
Per il direttore generale dell’IRENA Adnan Amin tale risultato “è trainato in parte dal calo dei prezzi delle tecnologie delle rinnovabili, che creano più occupazione nelle attività di installazione e manutenzione di impianti”. “Raddoppiando la quota di rinnovabili nel mix energetico globale entro il 2030 – aggiunge Amin – avremo oltre 16 milioni di posti di lavoro nel mondo”.