I sequestri del ristorante nel milanese, e di cavalli di razza e bufale impiegate nell’attivita’ casearia riconducibili al clan camorristico Nuvoletta sono solo la punta di un iceberg del business delle agromafie che hanno generato un volume di affari di 15,4 miliardi nel 2014 (+10 per cento) secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’operazione condotta dal Gico della Guardia di Finanza di Milano che ha eseguito 10 arresti, 3 carcere e 7 ai domiciliari, e sequestrato beni nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Dda milanese e trasmessa a quella napoletana con al centro il reimpiego di capitali illeciti da parte del clan camorristico Nuvoletta. Il fenomeno delle “agromafie” – sottolinea la Coldiretti – investe ambiti complessi e articolati, dove il sistema mafioso originato nelle radici antiche delle mafie del latifondo, dei gabellieri e dell’abigeato si è da tempo rigenerato in forme di vera e propria criminalità economica, ad opera di ben strutturati ed invasivi gruppi di interesse con ramificazioni diffuse anche sul piano transnazionale.
Gli interessi criminali – continua la Coldiretti – sono rivolti anche alle forme di investimento nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle importazioni/esportazioni di prodotti agroalimentari sottratti alle indicazioni sull’origine e sulla tracciabilità, della macellazione e della panificazione clandestine, dello sfruttamento animale e del doping nelle corse dei cavalli, e lucrano anche sul ciclo dei rifiuti, non curandosi delle gravi conseguenze per la catena agroalimentare, per l’ambiente e la salute. Proprio per alzare il livello di attenzione verso le agromafie, Coldiretti ha costituito l’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, presieduto dal presidente Roberto Moncalvo e con l’ex procuratore Giancarlo Caselli alla guida del comitato scientifico.
Proprio domani giovedì 11 giugno a partire dalle ore 10 si terrà a Napoli l’ incontro sulla “Lotta agli ecoreati, terra dei fuochi alla riscossa” organizzato dalla Coldiretti, dalla Seconda Università di Napoli e dalla Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” con la partecipazione del presidente del comitato scientifico di Gian Carlo Caselli con lo studio della Seconda Università di Napoli che approfondisce per la prima volta il tema sulla Terra dei Fuochi, dal punto di vista storico, geografico, economico e scientifico ma sarà anche l’occasione per fare il punto sul contrasto ai reati ambientali, anche alla luce della nuova legge sugli ecoreati approvata definitivamente dal Parlamento.