Le associazioni animaliste Aidaa e Oipa si dicono contrarie alla cattura dell’orso responsabile del ferimento di un uomo l’altro giorno nei boschi di Cadine, in Trentino, disposta da un’ordinanza della Provincia di Trento.
“Da tempo denunciamo un clima di ostilità verso gli orsi che vivono sulle alpi italiane – afferma il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce – speriamo che questo spiacevole incidente non serva a rinfocolare antiche ostilità nei confronti degli orsi, ostilità alimentate dagli speculatori che vorrebbero utilizzare quelle zone alpine per allargare ulteriormente gli insediamenti umani”.
Entro oggi – annuncia Croce – l’Aidaa invierà una nota al ministro dell’ambiente, “per evitare che si giunga a situazioni estreme come quella che lo scorso anno porto’ alla morte dell’orsa Daniza“.
“Il recente episodio non può non ricordare il caso Daniza – scrive in una nota Ornella Dorigatti, delegata Oipa Trento – e senza mostrare di aver tratto insegnamenti dal passato, anche questa volta non si è lavorato in prevenzione ma scatenando nella collettività, indubbiamente e comprensibilmente toccata dall’accaduto, l’impulso ad eliminare fisicamente il problema, come se non fosse mai stato gestibile.
Le politiche messe in atto nell’ultimo anno possono far supporre che vi sia un solo obiettivo grossolano quanto le intenzioni e la totale assenza di progettualità specifica che lo anima: legittimare politicamente e plebiscitariamente l’urgente ed inderogabile distruzione dell’orso in Trentino”.