La Guardia di finanza di Torino ha sequestrato 260 tonnellate di rifiuti chimici pericolosi nella zona industriale del Comune di Givoletto, in una fabbrica in stato di dismissione.
Nel piazzale della ditta sono stati alcuni fusti sospetti e altro materiale in stato di abbandono.
L’intervento effettuato con l’ausilio dell’Arpa Piemonte ha consentito di accertare che i fusti contenevano liquidi riconducibili all’attività di ramatura e cromatura svolta dall’azienda, fallita nel maggio 2014.
Sono stati sequestrati rifiuti chimici pericolosi e corrosivi per circa 170 tonnellate oltre a 90 tonnellate di rifiuti speciali accumulati in maniera disomogenea in un’area di circa 6000 metri quadri. Acido cloridrico, acido solforico, cloruro ferrico, acque di galvanica, solfati, oli esausti, vernici poliuretaniche sono i prodotti rinvenuti dai finanzieri e il cui percolato avrebbe potuto invadere gli scarichi per il recupero delle acque piovane e spargersi nell’ambiente. Cinque persone sono state denunciate.