Consegnate le firme della petizione.
Consegnate le 60.000 firme, raccolte dalla petizione lanciata su Change.org: “Stop alla strage di balene nelle isole Faroe #GrindStop”, al Sottosegretario con delega agli Affari europei, Benedetto Della Vedova, da parte dell’ex ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio, che si è impegnato a rappresentare questa protesta presso il Governo delle Isole Faroe, arcipelago nell’Oceano Atlantico, nazione costitutiva del Regno di Danimarca.
Da secoli, nelle isole Faroe, per tradizione sono uccise intere famiglie di balene in uno spettacolo tradizionale crudele e sanguinario. Gli abitanti dell’isola spingono gli animali nelle insenature della costa e questi, trovandosi incastrati, raggiungono la spiaggia. Altre volte sono gli uomini, mediante un uncino, a trascinarli fino alla riva. Qui, comunque vi arrivino, sono uccisi, sotto gli occhi di tanti spettatori, bambini inclusi.
«Ogni estate si ripete il massacro delle balene pilota nelle Isole Faroe – afferma Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della petizione – nonostante le convenzioni internazionali per la difesa dei cetacei cui l’Italia ha sempre dato un deciso sostegno. Per questo ho promosso una petizione indirizzata al nostro ambasciatore in Danimarca che in giorni ha raggiunto decine di migliaia di adesioni fino al traguardo finale di 60.000 firme».
«Voglio ricordare – continua l’ex ministro dell’Ambiente oggi presidente della Fondazione UniVerde, durante l’incontro con Della Vedova – che proprio l’Italia ha promosso il santuario dei cetacei di cui ho personalmente inaugurato la sede a Genova. Sono soddisfatto dell’impegno ad accogliere la richiesta di tutti questi cittadini e inoltrare questa protesta presso il governo delle Isole Faroe. Non si può continuare in queste pratiche crudeli e per di più ai danni di specie protette, invocando la tutela delle tradizioni. Anche schiavitù e tortura erano tradizioni antiche ma oggi li consideriamo crimini».