Un elefante probabilmente noleggiato per una festa privata organizzata da un cantiere della Darsena per il varo di uno yacht: è accaduto ieri al porto di Viareggio. Ma il veterinario Asl intervenuto sul posto, allertato da associazioni animaliste tra cui la LAV, per valutare le condizioni e lo stato di salute psicofisica del mammifero, non ha concesso il nulla osta per la prosecuzione di questa discutibile esibizione dai contorni ancora tutti da chiarire. Il pachiderma potrebbe essere una femmina dall’età avanzata, sottoposta allo stress di questo trasporto, alle bollenti temperature di fine luglio, ai rumori del cantiere e dei preparativi della festa.
Anche nell’ipotesi che l’Asl avesse dato la sua autorizzazione, la LAV sottolinea che gli elefanti non sono animali “da passeggio” né oggetti “decorativi” per feste, ma sono animali che la norma italiana classifica come pericolosi e pertanto sottopone a normative specifiche:
“Gli animali non possono essere esibiti al di fuori della struttura (circo o mostra viaggiante) per la quale è stata rilasciata la idoneità”, prevedono infatti al punto n.15 i vincolanti “Criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti”, emanati nel 2000, dalla Commissione Scientifica Cites del Ministero dell’Ambiente.
Tale disciplina è ribadita anche dalla Circolare del Ministero dell’Interno 557/B.10089.G(27) del 2002 che, in sintesi, afferma che i circhi devono essere autorizzati alla detenzione di animali pericolosi sulla base dei Criteri CITES e “nelle ipotesi in cui si verifichino variazioni nelle condizioni di custodia degli animali (per es. incremento numerico degli esemplari detenuti, presenza di altre specie animali al seguito del circo, modifica delle strutture di custodia, etc) si dovrà necessariamente procedere ad una ulteriore verifica e, conseguentemente, provvedere al rilascio di una dichiarazione di idoneità integrativa da parte della Prefettura della provincia in cui è localizzato il circo e/o la mostra faunistica”.
“Chiediamo che venga accertata l’esatta provenienza di questo pachiderma, presumibilmente fornito da un Circo o da uno Zoo – afferma la LAV – Se l’animale provenisse da un Circo, auspichiamo che l’autorizzazione prefettizia gli venga immediatamente ritirata, come accaduto per altri casi analoghi, se sarà confermato che ha tenuto e fatto spostare l’elefante in aree che non erano quelle per le quali era stata rilasciata l’idoneità (es. strade, piazze cittadine, ecc.). Il pachiderma sarà stato probabilmente noleggiato, in quanto sul territorio italiano un privato non può acquistare o essere in possesso di animali pericolosi.”