Un fermo NO arriva dal Parco del Conero, in merito alla presenza delle trivelle in Adriatico.
‘Praticamente l’ istallazione è prevista davanti alle nostre coste. – spiega il Presidente del Parco del Conero Lanfranco Giacchetti- Come siamo piccini, possibile che si riesca a guardare più in là della punta del naso?
L’Adriatico per le sue caratteristiche di mare chiuso è un ecosistema molto importante e un ambiente estremamente delicato, già messo a dura prova con 78 concessioni attive per l’estrazione di gas e petrolio, più richieste varie, per un’area di circa 55.595 kmq. Abbiamo la possibilità di investire per un grande futuro per questo bacino, che metta al centro la tutela della biodiversità marina, il rilancio dell’economia legata alla pesca sostenibile e la promozione di una nuova idea di turismo legato al mare, che faccia della sostenibilità ambientale il suo punto di forza. Oltre 6000 kmq di mare marchigiano sono sotto scacco delle compagnie petrolifere ed un ritorno alle trivelle è anacronistico. Non possiamo ignorare la svolta energetica che vede protagoniste le energie rinnovabili, la produzione diffusa e il risparmio energetico e, per questi motivi, noi DICIAMO NO ALLE TRIVELLE’.