La rivista scientifica “Critical Reviews in Food Science and Nutrition” ha pubblicato uno studio sull’impatto dei prodotti lattiero-caseari sulle reazioni infiammatorie nel corpo umano.
Lo studio lo si deve ad un team internazionale guidato da Agroscope, centro di competenza della Svizzera per la ricerca agronomica.
Secondo i ricercatori il latte e i prodotti lattiero caseari, a differenza di pregiudizi ostinati, hanno un lieve effetto anti-infiammatorio, in particolare nelle persone con un metabolismo sfavorevole, come, ad esempio, le persone in sovrappeso. In sintesi, i ricercatori sono arrivati a questi risultati grazie a 52 studi relativi a questo tema. Gli esperti hanno deciso di assegnare un numero di punti per i vari parametri di infiammazione e, attraverso questo metodo di valutazione, sono riusciti a dimostrare, appunto, l’effetto positivo sulle persone con metabolismo disturbato. I prodotti lattiero-caseari, invece, favoriscono l’infiammazione nelle persone allergiche al latte. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il latte è l’alimento più discusso.
Tra i pro condivisi dalla comunità scientifica c’è il fatto che il latte stimola i fattori di crescita, ottimo quindi nei bambini. Alcune ricerche, che non mettono però d’accordo tutti, individuano tra i fattori negativi un legame diretto tra l’assunzione di latticini e l’insorgere di tumori. Però a mio avviso il latte non va completamente demonizzato, anche perché esistono altri ingredienti molto più dannosi come l’olio di palma, che sono invece contenuti in moltissimi cibi. Insomma, consumiamo latte, sì, ma non tutti i giorni.