“Sull’olio di palma non c’è nessuna ‘isteria nazionale’ ma solo una maggioreconsapevolezza da parte dei consumatori che ora, grazie all’indicazione in etichetta, possono sapere se questo grasso vegetale è presente o meno nei prodotti acquistati e quindi essere liberi di scegliere”.
Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano le dichiarazioni del presidente di Paolo Barilla, presidente di Aidepi, l’associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, rilasciate a margine di un convegno alla Camera.
“Verrebbe piuttosto da dire che siamo davanti a un caso di ‘isteriaaziendale’ e non nazionale, nel momento in cui gli interessi commerciali si sentono minacciati dal diritto dei consumatori ad essere informati su quello che comprano e che mangiano”.
“Il problema per la salute – aggiunge Chiara Gagnarli, deputata del M5S – sta sicuramente nella facilità di assunzione quotidiana dell’olio di palma nell’alimentazione di bambini e adolescenti che sono quelli più sovrappeso d’Europa. Ed è per questo che il M5S aveva proposto di escludere dagli istituti scolastici e dai distributori automatici in essi collocati prodotti a base di olio di palma; per una visione di educazione alimentare. Al convegno – conclude Gagnarli – hanno parlato addirittura delle ricadute sull’ambiente vista l’alta produttività e resa, ma ci chiediamo a quale prezzo, visto che è ben nota che la produzionedi olio di palma è tra le cause principali della deforestazione e della perdita di biodiversità?”.