“La bonifica di uno dei maggiori poli industriali italiani, quello di Venezia Porto Marghera è costata fino ad oggi ben 780 milioni di euro, di cui oltre duecento sono soldi dei contribuenti.
Una bonifica ad oggi con enormi difetti, poiché le strutture di marginamento dei diversi isolotti ha troppi varchi che lasciano comunque filtrare gli inquinanti.
Ma il peggio è ancora da venire: sono stati completati 96 chilometri e i restanti trechilometri sono quelli più complessi ma decisivi per la messa in sicurezza, costo previsto 250 milioni di euro”.
I membri M5S della commissione Rifiuti sottolineano con preoccupazione che:
“Siamo quasi al miliardo di euro di spesa, la bonifica senza gli ultimi chilometri è inutile, e quindi mentre si parla di occupazione, di salvaguardia dell’ambiente e della salute, una grave cappa di silenzio cala su tutta la questione di Venezia Porto Marghera. La relazione appena licenziata dalla Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti verrà consegnata alle autorità competenti per andare a fondo sul sistema degli appalti e deicontrolli delle bonifiche svolte. Controlli costati 1,5 milioni senza aver mai valutato globalmente la funzionalità delle opere. Ci troviamo difronte ad un’emergenza vera e propria, perché l’inquinamento continua ad avanzare, e ciò impedisce anche qualsiasi prospettiva di re-industrializzazione nel breve termine”.