Il mondo della sicurezza sul lavoro si basa sul rispetto di regole ben precise e sull’utilizzo di equipaggiamenti adeguati a svolgere le proprie mansioni senza eccessivi rischi per la propria salute.
Esistono però lavori che, per loro stessa natura, rappresentano un pericolo costante per chi se ne occupa, attività che vanno dal pulire i vetri sui grattacieli ai trasporti eccezionali, dallo sminamento alla speleologia sottomarina.
Alcuni di questi mestieri, oltre che per l’essere particolarmente rischiosi, stupiscono anche per la loro particolarità. Ecco quindi una selezione dei 5 lavori più strani e pericolosi in circolazione, pescati per voi dai quattro angoli del mondo.
5. Cacciatori di tornado
Questa figura professionale, resa celebre da numerosi real show in TV e protagonista di qualche film hollywoodiano, sono una presenza fissa nelle grandi pianure degli Stati Uniti centrali, spesso flagellate da questi terribili fenomeni atmosferici.
I cacciatori di tornado si occupano di monitorare lo spostamento e l’evoluzione delle trombe d’aria sul territorio, cercando di prevedere eventuali situazioni di pericolo e fornendo dati in tempo reale al sistema meteorologico centrale.
Esistono poi professionisti, che lavorano per esigenze di studio scientifico, e i cacciatori amatoriali, che inseguono le tempeste per il puro gusto di trovarsi nell’occhio del ciclone. Letteralmente.
Rischi: cacciare i tornado non è certo un lavoro da ufficio. Bisogna muoversi per decine di chilometri a bordo di veicoli corazzati che possano resistere ai tremendi venti generati da questi fenomeni, con raffiche fino a 480 km orari. Basta un attimo per sbagliare i tempi di avvicinamento o sottovalutare il tempo e ritrovarsi catapultati in aria insieme a interi caseggiati.
4. Lottatori con i coccodrilli
Avere a che fare con animali feroci non è certo una passeggiata, come sanno bene i lavoratori degli zoo e dei safari, ma esistono persone che vengono pagate per lanciarsi letteralmente tra le fauci del pericolo: stiamo parlando dei lottatori thailandesi con i coccodrilli.
Nello zoo Samphran di Bangkok uno dei numeri più gettonati e folli è proprio quello dei seguaci del grande cacciatore di coccodrilli Krai Thong. Persone che simulano lotte all’ultimo sangue con lucertoloni di qualche metro e con zanne di 3-4 centimetri.
Rischi: la conclusione dello spettacolo dello zoo di Samphran è da shock: uno dei lottatori fa entrare in una sorta di trance il coccodrillo, gli apre le fauci e infila la testa nella bocca dell’animale. Inutile dire che basta un attimo per ritrovarsi nei guai, specialmente quando parliamo di una creatura in grado di generare una morsa di 3.500 kg.
3. Pompieri paracadutisti
Per la serie lavori pericolosi con mansioni ancor più rischiose, vale la pena soffermarsi su una categoria di operatori della sicurezza in particolare: i pompieri aerotrasportati. Questi eroi del pronto intervento si lanciano con i loro paracadute direttamente sulle zone incendiate per andare a operare su focolai altrimenti inaccessibili.
Rischi: la pericolosità di questo lavoro è evidente, ma in aggiunta al rischio del fuoco bisogna considerare anche le difficoltà dell’addestramento. Questi pompieri devono infatti essere in grado di resistere anche per 2 giorni in condizioni estreme simili a quelle di un deserto, senza acqua e rifornimenti, in attesa di essere recuperati, con in più il pericolo sempre presente di trovarsi faccia a faccia con un vero e proprio inferno di fuoco.
2. Estrattori di veleno di serpente
Incredibile ma vero, esistono persone che si guadagnano da vivere raccogliendo il veleno dei serpenti. Lo scopo finale è quello di prelevare il siero per la produzione di antidoti, per lo sviluppo di medicinali e per la ricerca scientifica.
I veleni dei serpenti sono un vero e proprio paradiso della chimica farmaceutica. Contengono infatti composti chimici in grado di aiutare l’uomo nella cura e nel trattamento di diverse patologie, non fosse per il piccolo problema che sono anche tra le sostanze più letali sul pianeta.
Rischi: i serpenti sono creature sguscianti e dai movimenti fulminei, gli animali meno adatti a cui approcciarsi nel tentativo di raccogliere il loro veleno. Per farlo gli estrattori devono prende il serpente per la testa e fargli mordere un barattolo in modo da far scorrere il siero venefico al suo interno.
In questa fase le possibilità di rimanere morsi, anche di striscio, sono elevatissime, e i risultati possono portare a conseguenze come dolori atroci, paralisi, arresto cardiaco e morte cerebrale.
1. Pulisci vetri per vasche di squali
l mondo esistono pulisci vetri di ogni genere, e solitamente la pericolosità del loro lavoro viene associata al fatto che in molti casi queste persone operano a grandi altezze. Poi vieni a sapere che ci sono persone pagate per lustrare i vetri dei grandi acquari aperti al pubblico, in certi casi immergendosi direttamente nelle vasche degli squali.
Ma perché non tolgono l’acqua, vi chiederete. Il problema è che gli acquari che ospitano le specie più grandi non possono essere svuotati, sia per problemi di tempo (parliamo di decine e decine di metri cubi d’acqua) che per i danni provocati dallo spostamento forzato degli animali.
Il risultato? Coraggiosi e ben pagati sommozzatori vengono calati nelle vasche degli squali armati solo di spugnetta e, qualche volta, accompagnati da un sub di scorta. Il loro compito è quello di pulire le vetrate e permettere ai visitatori di godere al meglio di questi splendidi animali.
Rischi: Avete presente il film Lo Squalo di Spielberg, con quella sua musichetta ossessiva che è diventata il simbolo del terrore marino? Ecco, questo è quello che devono sentire le decine di pulisci vetri degli acquari di mezzo mondo.
Molte di queste strutture, infatti, per ragioni economiche o tecniche, non forniscono gabbie o protezioni particolari ma si affidano all’esperienza degli operatori, ovviamente sperando che lo squalo sia d’accordo. Le continue occhiate alle spalle che si vedono nel video qui sotto la dicono lunga sullo stato d’animo di questi coraggiosi pulitori di vetri.
Situazioni al limite per lavori al limite.
Il rischio sul lavoro è da sempre un tema scottante e delicato. Nei paesi meno sviluppati gli incidenti sul lavoro sono all’ordine del giorno, ma anche in Italia e nei paesi più avanzati il lavoro si ritrova spesso sulle pagine di cronaca dei giornali per qualche brutto incidente causato da norme di sicurezza inadeguate o non rispettate.
Il settore della produzione industriale è considerato uno dei più esposti a rischi e pericoli. Macchinari in movimento continuo, interventi in altezza, merci accatastate e sostanze pericolose sono solo alcuni degli elementi che rendono necessari continui interventi di manutenzione e aggiornamento degli ambienti di lavoro.
Tra gli elementi più utilizzati per prevenire situazioni di pericolo nei reparti di industrie e aziende, il portone sezionale coibentato è forse la soluzione più economica e indispensabile, prodotto conforme allo standard EN 13241-1 e testato nei laboratori dello SP Technical Research Institute di Svezia a garanzia di massima tenuta termica, acustica e di condizioni di utilizzo in sicurezza.